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Montella è solo un capro espiatorio: Milan, da dove riparti?

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Vincenzo Montella non è più l’allenatore del Milan: al suo posto Gennaro Gattuso, direttamente dalla Primavera rossonera. Ma i problemi restano

E’ di poche ore fa la notizia ufficiale: le strade di Vincenzo Montella e del Milan si separano. La società ha sollevato l’allenatore dal suo incarico preferendo affidare la guida della squadra a Gennaro Gattuso, in forza alla Primavera e vecchio cuore rossonero. E quello che sembrava un epilogo già scritto da tempo si è alla fine concretizzato.

Vincenzo Montella non ha espresso tutte le sue capacità sulla panchina del club rossonero. L’impressione più marcata è che avesse perso ormai le redini dello spogliatoio e che la stessa società non nutrisse piena fiducia in lui. La nuova dirigenza si è vista consegnare la squadra con mister annesso ed era evidente, malgrado le dichiarazione del tecnico in conferenza stampa, che faticasse a concedergli tutta la carta bianca che lui avrebbe desiderato. Possiamo dire in assoluta sincerità che Montella ha condotto questo Milan senza infamia e senza lode, quasi alla stregua di un traghettatore; tuttavia abbiamo l’impressione che il mister e il suo esonero siano solamente un capro espiatorio.

La lunga estate difficile, la vicenda Donnarumma, i problemi legati al closing e ai finanziamenti di inizio campionato: il tutto aleggia su Milanello lasciando intravedere problemi più seri di un “semplice” cambio di manico. Stiamo parlando di una squadra blasonata, che ha stravinto in Europa e alla quale occorre restituire la veste che più le compete. Non solo con un nuovo allenatore, per quanto Gattuso possa in questo momento sembrare, se non altro per curriculum, una scelta adeguata: la dirigenza deve porsi obiettivi precisi, deve fare chiarezza -anche economica- e prefissarsi un progetto che nel corso degli anni a venire possa riportare il Milan in auge in Italia e fuori.

Vincenzo saluta i suoi con l’amaro in bocca: “E’ stato un onore guidare questa squadra, ringrazio tutti e auguro a Rino di riportare il gruppo dove merita. Questi giocatori meritano molto di più. Difficile, veramente, spiegare come mi senta in questo momento: il destino dei tecnici si decide talvolta per pochi centimetri”. Parole queste ultime che ci sentiamo di condividere: spesso la sorte decide che sia la panchina a pagare.

Adesso chi resta ha il dovere di tirarsi su le maniche, chi arriva di prendere al più presto in mano il bandolo della matassa per provare a sbrogliarla: perchè da oggi Vincenzo Montella non è più l’allenatore del Milan, ma al resto del Milan, giocatori per primi, resta l’oneroso compito di cominciare – o ricominciare- a darsi seriamente da fare.

Daniela Russo

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