Montella invita Ancelotti a fargli da Vice

Battute al vetriolo per smorzare i toni dopo la vittoria sul filo del rasoio della partita di Europa League contro il Rijeka

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A tener banco, dopo la partita di Europa League vinta dal Milan allo scadere del ’94 minuto grazie al goal di Cutrone, è la battuta di Montella a Carlo Ancelotti.

Incalzato in conferenza stampa a dire la sua sull’esonero di Carletto dal Bayern Monaco, l’allenatore rossonero ha invitato il “sopracciglio” più famoso del mondo a fargli da “secondo”

 “Se vuole può venire qui a farmi da vice tranquillamente. Col massimo sorriso per Carlo, che è un amico”.

Ironia, acidità o timore sono le interpretazioni che si possono trarre da questa dichiarazione. Ironia, che da sempre, contraddistingue l’Aeroplanino; acidità in seguito alle pressioni che Montella sta subendo in questi giorni e che sicuramente al momento non si placano; timore perchè Carletto è Carletto.

Un nome, una garanzia. Il Milan ha vinto tutto con lui: Coppa Italia, 2 Champions e il Mondiale per Club. Era un Milan che alzava trofei, abituato ai trionfi e non ai tonfi.

Dalla notizia dell’esonero il web è stato invaso da link di tifosi milanisti che vogliono rivedere l’ex Mister del Bayern in rossonero. Sembra quasi che l’attuale tecnico milanista sia stato esonerato. Potremmo dire, addirittura, che anziché essere Ancelotti il fantasma che aleggia, lo sia Montella, già abbandonato di tifosi.

Di concreto al momento non c’è nulla. La società, inoltre, ha ribadito la fiducia nei confronti di Montella. Determinanti saranno comunque i prossimi due impegni di campionato contro la Roma e l’Inter. Solo dopo si faranno le opportune valutazioni.

Non ci resta che attendere un’eventuale risposta di Ancelotti all’invito del Mister rossonero. Se ai tempi andati, Galliani ricorreva a Venditti con il verso “certi amori non finiscono”, Carletto potrebbe utilizzare la strofa finale di Destinazione Paradiso per rispondere a Montella: “Io mi prenderò il mio posto e tu seduto li al mio fianco, mi dirai destinazione paradiso”.

Elena Defilippis