Svizzera e Francia sono le squadre vincitrici della prima partita del girone E di questi Mondiali 2014, che ieri hanno esordito in Brasile. Le squadre europee si sono battute rispettivamente con l’Ecuador e con l’Honduras. La prima partita, Svizzera – Ecuador, non è stata esaltante. Gioco lento, equilibrato, con i sudamericani che hanno tenuto bene il campo. Il primo gol della partita al 22’ è infatti dell’Ecuador, con Valencia che ha segnato su calcio d’angolo. La situazione si è ribaltata nel secondo tempo, quando Mehmedi ha riportato la situazione in condizione di parità. La Svizzera è una squadra che potrebbe riservare sorprese; i calciatori sono giovani e ben organizzati, anche se ieri le occasioni sprecate sono state molte. Al 90’ la situazione è ancora di 1-1 mentre i minuti annunciati di recupero sono 3.
Al 92’ l’Ecuador perde palla in area svizzera e Behrami approfitta della situazione, parte velocissimo in contropiede, resiste a un paio di falli e allarga per Rodriguez. E’ Seferovic, entrato da poco in campo, a ricevere il cross basso del calciatore del Wolfsburg che gli permette di fare secco Dominguez e segnare il gol conclusivo del 2-1.
La seconda partita del girone, Francia – Honduras, è stata dominata dai blu per 90′ minuti. Gli honduregni hanno cercato di resistere, ma dopo il rigore trasformato da Benzema e l’espulsione di Palacios, hanno dovuto arrendersi alla supremazia dei transalpini. La squadra europea trova il raddoppio con l’autogol di Valladares e la conclusione del centravanti del Real Madrid, con un tiro potente in area che oltrepassa le mani del portiere honduregno e gli permette di concludere la partita con la sua personale doppietta. Più che per le azioni, il match verrà però ricordato per la mancata partenza degni inni nazionali e per la prima applicazione della Goal Line Technology, che ha scatenato vivaci proteste. Il 3-0 è un buon risultato perché aumenta la differenza reti rispetto alla Svizzera; la Francia non è ancora rinata, ma sembra aver ritrovato la retta via.
Emiliana Cristiano