Una vera e propria disdetta quella del Portogallo che sembra non essere davvero all’altezza di affrontare questo mondiale. Se il primo grande campanello di allarme è stata la clamorosa sconfitta contro la Germania, il match contro gli Stati Uniti è stata solo una conferma. Avevano la partita in mano i lusitani che avevano subito approfittato dopo quattro minuti dal calcio di inizio dell’incredibile svista difensiva di Cameron. Nani aveva segnato l’1-0 e il Portogallo sembrava tornato in corsa per la qualificazione agli ottavi nonostante il ginocchio sinistro di CR7 garantisce solo il 30% del rendimento del loro fuoriclasse. C’è da dire che le condizioni climatiche non aiutano, la temperatura supera più di una volta i 32 gradi con il 60% di umidità, costringendo l’arbitro a concedere, come stabilito dalla FIFA, più di un time out.
Ma il calcio, come la vita del resto, è imprevedibile e succede che gli Stati Uniti, che avevano sonnecchiato per la maggior parte del primo tempo, decidono non solo di pareggiare i conti con un gran gol di Jermaine Jones ma addirittura di ribaltare il risultato e portarsi in vantaggio con il 2-1 di Dempsey. Il Portogallo a questo punto è automaticamente fuori ma al 95’ succede più o meno quello che è successo al 93’ di Iran-Argentina. Il fuoriclasse fa la differenza. Messi ha salvato gli argentini da un pareggio imbarazzante e Ronaldo pennella un cross che è impossibile per Varela non trasformare in un gol di testa. I campioni hanno da sempre fatto la differenza ma le partite, checché se ne dica, non si vincono da soli, specialmente quando non si è al massimo delle proprie forze.
Rosa Maiuccaro