MONDIALI 2014 – Cesare Prandelli merita un’altra chance, parola di Mourinho

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FC Internazionale Milano vs AS Bari - Serie A 2009/2010

Per gli italiani Cesare Prandelli ha commesso troppi errori in quest’ultima rassegna iridata. Insieme a Balotelli, il c.t. italiano è colui che ha dovuto subire le critiche più feroci: chi lo attacca da una parte, chi inneggia ad allenatori con più vittorie nel curriculum dall’altra, per il tecnico di Orzinuovi gli ultimi giorni post – mondiale non sono stati affatto tranquilli. Lui sapeva perfettamente che dopo l’eliminazione non avrebbe avuto vita facile e così, molto elegantemente, ha deciso di farsi da parte, affermando di non voler rubare ancora soldi ai contribuenti.

 Ma a spezzare una lancia a favore del c.t. bresciano arriva inaspettatamente qualcuno che di solito riserva frasi velenose un po’ a tutti i suoi colleghi: José Mourinho. Allo Special One Prandelli sembra piacere molto e a dimostrarlo ci sono le sue ultime dichiarazioni. Secondo il portoghese l’allenatore italiano ha fatto molto bene in questi ultimi anni, prendendo per mano una squadra che aveva bisogno di una vera e propria rifondazione dopo i Mondiali sudafricani e mettendo insieme veterani e giovani promesse. Tutto questo gli ha permesso di disputare un grande Europeo nel 2012 arrivando in finale. Insomma per Mou, Prandelli ha fatto un ottimo lavoro e sarebbe un errore non continuare con lui.

Il portoghese ci tiene anche a sottolineare che in un momento difficile come quello che il calcio italiano sta vivendo, il buon lavoro del c.t. ha ancora più valore: “Penso che il calcio italiano non stia vivendo un momento fantastico, l’ultimo titolo vinto risale a 4 anni fa e 4 anni per l’Italia senza vincere a livello di club e di Nazionale sono tanti. Penso che in questo momento di crisi calcistica Prandelli abbia fatto molto bene“.

Lo Special One afferma inoltre di essere molto sorpreso dalla piega che il Mondiale dell’Italia ha preso dopo la prima gara contro l’Inghilterra, poiché tutto ciò che è successo dopo è assolutamente inaspettato. Sopratutto è rimasto molto colpito dalle successive divisioni all’interno dello spogliatoio, che però “solo chi è dentro può spiegare“.

Poi arriva un consiglio paterno, dal sapore di leggera critica, rivolto ai giovani italiani che dovranno prendere le redini della Nazionale: “è importante che i più giovani possano capire per quale motivo l’Italia è diventata campione del mondo in due generazioni diverse, 1982 e 2006. Devono capire qual è la vera mentalità dei professionisti“. E se lo dice Mou…


Claudia Rosco