Moise Kean è sempre un passo più avanti.
Più avanti fisicamente rispetto ai suoi coetanei, tanto da dover sempre debuttare prima nella categoria successiva, perché le sue doti sono tali da avvicinarlo a un diciottenne piuttosto che a un quindicenne.
Più avanti, tanto da arrivare in prima squadra e diventare il primo classe 2000 a esordire in Serie A e in Champions League, alla ‘tenera’ età di 16 anni e 8 mesi. Nonché il primo classe 2000 a realizzare una rete nel campionato maggiore (Bologna-Juventus 1-2).
E più avanti anche con la maglia Azzurra: ancora una volta è il primo della sua classe a andare a segno con la Nazionale Under 21. Insomma, uno schiacchiasassi: il ragazzo dei record.
Nominato per l'European Golden Boy award 2018 ✅
Convocato in Nazionale U21 @Vivo_Azzurro ✅
Primo 2000 a segnare in Azzurro ✅Moise Kean ???#ForzaJuve pic.twitter.com/hIeUDDS7BU
— JuventusFC (@juventusfc) October 16, 2018
A dispetto di tutta questa potenza (e di tutta questa intraprendenza!), Moise Kean tuttavia non ha ancora un futuro delineato. Il grosso problema è rappresentato proprio dalla squadra in cui si trova, la Juventus: una compagine il cui organico è talmente ricco in ogni reparto da creare estrema competizione tra i membri della rosa. Talvolta – e di fronte a certi nomi – nemmeno i record possono bastare…
Lo scorso anno il ragazzo è stato ceduto in prestito all’Hellas Verona, mentre in questa stagione – complice, forse, l’arrivo di CR7 – il giovanissimo attaccante é rimasto a Torino. E se è vero che per un ragazzo di solo 18 anni il pensiero di allenarsi con Ronaldo può sembrare un sogno, è altrettanto vero che, per lui, gli spazi si sono maggiormente ristretti. In occasione del turno infrasettimanale contro il Bologna sembrava esserci una possibilità di convocazione, ma causa un attacco allergico si è visto costretto a rinunciare e ha manifestato, in modo simpatico e fanciullesco, tutta la sua disapprovazione su Instagram:
La Juventus è più che consapevole – come dimostra il Tweet sopraccitato, ma non solo – di avere tra le mani un talento non indifferente, e ovviamente non vorrebbe farselo sfuggire: tuttavia è dato di fatto che, in questo momento storico ( parliamo soprattutto della gestione Allegri) i giovani alla Juventus trovano pochissimo spazio. E se è comprensibile che il ragazzo desideri fortemente restare in maglia bianconera, è auspicabile che Moise Kean trovi una squadra – magari un nuovo prestito – in cui continuare, con regolarità, a mettere a frutto e a far crescere le sue non comuni doti.
In attesa di trovare finalmente il suo spazio alla Vecchia Signora.
Daniela Russo