Carson Pickett e Joseph, quando una foto non ha bisogno di un articolo di giornale
Ci sono momenti in cui che tutto ci sembra difficile, lontano, impossibile. Disperato.
Quando invece per riconciliarsi con la vita basterebbe davvero poco. Un gesto, un sorriso.
O un esempio.
Di coraggio, di forza, di determinazione.
Avremmo bisogno di più storie di vita per vivere appieno la nostra. Per non lamentarci, per non darci per sconfitti ancora prima di cominciare.
Avremmo bisogno di leggere di più e di guardare altrove, di scoprire l’Altro.
Avremmo bisogno di più Carson Pickett e di più Joseph per scoprire che la vita è bella comunque.
E nonostante tutto.
Carson Pickett è un difensore dell’Orlando Pride, squadra di calcio che milita nella MLS.
È brava, forte ed è bella. E ha un solo braccio, un “piccolo” particolare che quasi passa inosservato. A colpire infatti è quel sorriso dolce e intraprendente, di chi non si è mai arresa.
La sua disabilità non l’ha scoraggiata nel realizzare il suo sogno da bambina: giocare a calcio.
Un traguardo raggiunto con forza di volontà perché come ha dichiarato più volte “usa quello che Dio le ha donato”.
Che è molto di più di quello che vediamo.
Oggi quel coraggio e quella forza Carson vuole trasmetterla agli altri. Agli adulti, che spesso brontolano e si disperano su tutto. E ai piccini come Joseph. Un bimbo biondo e paffuto come un cherubino, nato anche lui con un solo braccino.
Joseph è un suo piccolo fan. Va allo stadio a vedere le partite ed esulta per lei e con lei. Felici e raggianti oltre ogni limite.
Qualche giorno fa il coach delle Florida Gators, Becky Burleigh, ha pubblicato sul suo profilo Instagram una foto dei due mentre si salutavano a bordo campo.
Un’immagine che non ha bisogno di parole, un momento di vita vissuta.
Una foto che fa commuovere e fa arrabbiare. Sì, perché mentre siamo intenti a guardare sempre quel famoso bicchiere mezzo vuoto, c’è qualcuno che ci insegna come si affronta la vita.
Giusy Genovese