Mister tacchi a spillo – Inter: contro l’Atalanta Icardi c’è…e il pubblico?

Inter: arriva l'Atalanta senza Zapata. Questa la nostra formazione ideale per battere la Dea con Icardi per la prima volta a San Siro in campo

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Dopo il Genoa arriva l’Atalanta senza Zapata: la nostra formazione ideale per battere la Dea con Icardi che per la prima volta si ritroverà davanti al pubblico nerazzurro a San Siro con la maglia addosso

L’Inter viene fuori da un turno infrasettimanale vincente che gli ri-consegna la vittoria ma anche Mauro Icardi, lontano dal campo da oltre un mese. La vittoria al Marassi, tutt’altro che scontata, ha permesso a Spalletti quella serenità in più che con la Lazio era venuta meno, dando ai nerazzurri la possibilità di allungare il passo rispetto alle dirette inseguitrici. Possibilità ulteriormente regalata dal Milan che, perdendo ieri con la Juventus è rimasta a -4 dando all’Inter modo di allungare a +7.  

A San Siro, però, oggi l’Inter ospiterà l’Atalanta di Gasperini, avversario non proprio semplicissimo. Nella gara d’andata giocata a Bergamo la Dea ha battuto i nerazzurri 4-1 mettendo alla luce dei problemi di personalità che l’Inter aveva fino a quel momento parzialmente mascherato. Le due compagini si scontreranno per la 116esima volta in Serie A. Sono 62 le vittorie dell’Inter, 24 quelle dell’Atalanta e 29 i pareggi. Nonostante la Dea sia storicamente un’ostica avversaria, l’Inter però è la seconda squadra, dopo la Juventus, ad aver ottenuto più vittorie contro gli orobici.

Spalletti, ieri in conferenza, ha tessuto le lodi della squadra di Gasperini quanto quelle del tecnico, definendolo uno dei migliori del panorama italiano. Tuttavia, il tecnico di Certaldo pur conscio delle qualità dell’avversaria e delle difficoltà alle quali vanno in contro, ritiene i suoi capaci di giocare la partita al meglio nel tentativo di fare risultato. Dalla parte di Spalletti le statistiche: a San Siro l’Inter contro l’Atalanta ha vinto le ultime quattro partite segnando 12 reti.

L’Inter inoltre è la seconda squadra in Europa ad aver subito meno gol in casa. Meglio dei nerazzurri solo PSG. Vincere per i bergamaschi, però, significherebbe superare il Milan e piazzarsi al quarto posto. Ragione per cui Gasperini tenterà il tutto per tutto, non lasciando nulla di intentato.

Se l’Atalanta vuole il quarto posto, l’Inter deve salvaguardare il terzo, specie visto l’affollamento appena dietro di cui la Dea è una delle tante protagoniste. Un posticipo d’alta intensità quello che ci attende a San Siro. A scontrarsi, tra le altre cose, sono le due squadre con il possesso palla più alto della Serie A: 59,1% per l’Inter, 58,9% per i bergamaschi.

L’Inter dovrà fare a meno di Lautaro Martinez: l’argentino, infortunato, ha saltato già le due sfide precedenti contro Lazio e Genoa. Dall’altro lato la Dea senza Zapata, squalificato. Se l’Inter ha ritrovato Mauro Icardi, non mancheranno le alternative neppure a Gasperini che potrà contare su Barrow come su Gomez.

Convocati Inter-Inter vs Atalanta

La nostra formazione

Come da routine, abbiamo ipotizzato la formazione ideale per poter sconfiggere l’Atalanta e blindare il terzo posto. Se Mauro Icardi all’Inter non è più una certezza, né mentale né in campo, al contrario, una certezza è il nuovo Capitano, Samir Handanovic. 

Lo sloveno è una certezza tra i pali in fatto di presenze quanto in fatto di risultati. In Serie A ha fatto di meglio solo la Juventus: 20 i gol subiti al fronte dei 25 incassati dei nerazzurri. A livello europeo, nei cinque massimi campionati, di meglio hanno fatto soltanto PSG con 16 gol subiti, Liverpool con 20, Manchester City e Atletico con 21 e Lipsia 22.

Handanovic quindi a difesa della porta. Davanti a lui, solita difesa a 4 con D’Ambrosio esterno destro e Asamoah esterno sinistro con coppia centrale Skriniar e Miranda. Ancora out infatti Stefan de Vrij. L’olandese non ancora recuperato dall’infortunio riscontrato prima della gara con la Nazionale, fuori anche dalla lista dei convocati. Miranda preferito a Ranocchia che potrebbe però subentrare a gara in corso.

Gagliardini Genoa vs Inter

Davanti la difesa, i due mediani con Brozovic sulla sinistra affiancato da Gagliardini che nella prova contro il Genoa ha dato modo di credere sia in un buon periodo che potrebbe essere premiato con la titolarità sebbene contro la sua ex squadra.

Davanti al duo Gaglia-Brozo il tridente Politano, Nainggolan, Perisic alle spalle di Mauro Icardi. Un altra certezza sembra essere Matteo Politano che pur faticando a trovare la porta (come contro la Lazio) si sta imponendo sempre più da trascinatore. E’ l’ex Sassuolo uno dei migliori fautori di un baricentro medio sempre molto alto. Un’altra pedina importante sembra essere Radja Nainggolan, quando il belga è in campo spesso abbassato in aiuto a Brozovic dietro l’Inter dispone di un filtro determinante.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Asamoah; Gagliardini, Brozovic; Politano, Nainggolan, Perisic; Icardi.

Icardi c’è…e il pubblico?

L’Inter torna alla vittoria e consolida il suo terzo posto in classifica. Contro il Genoa a Marassi vanno a segno Gagliardini con una doppietta, Icardi e Perisic. La partita termina 0-4 per i nerazzurri.

Torna inoltre Mauro Icardi, per la prima volta a San Siro dopo i fatti successi dal 13 febbraio in poi. Per la prima volta l’argentino si ritroverà di fronte ai propri tifosi, o meglio, ai tifosi nerazzurri. La squadra di Spalletti con la Lazio, come con l’Eintracht, ha messo in luce la necessità di una vera punta lì davanti, compito non riuscito a Keita nel ruolo di falso nueve. Icardi a Genova ha dato modo di far vedere la sua prontezza nel tornare a dare una mano alla squadra. Così sarà anche per il pubblico?

Riuscirà il pubblico ad essere il dodicesimo uomo di cui ha sempre parlato Spalletti? Ieri la Nord ha diramato un altro comunicato ufficiale in cui esprime al meglio alcune delle loro affermazioni e posizioni. La posizione della Nord presa nei confronti di Icardi è di avversione e astio, tuttavia la Curva spiega quanto l’intento principale sia tifare la squadra, intento anteposto a tutto, persino all’orgoglio.

“Ma noi siamo tifosi. Allo stadio andiamo per tifare l’Inter, per condurla alla Vittoria.
Non per dare più importanza del dovuto ad una figura con la quale, evidentemente lungimiranti, abbiamo già da tempo scritto la parola FINE.
No, non “temete”, Icardi verrà “considerato”…il giusto.
Forse chi si aspetta 90 minuti di cori contro verrà deluso…
Ma non si confonda il bene dell’Internazionale con l’ipocrisia”.