La trasferta a Londra non è finita come gli interisti si auspicavano finisse e quell’1-0 a Wembley segnato ancora una volta da Eriksen ha scombinato ogni piano di certezze che Spalletti sperava di poter avere prima di partire per l’Olimpico. Rimandata la qualificazione che non è detto arrivi, anche perché gli inglesi, raggiunta quota 7 punti a tutti gli effetti ormai diretti rivali, hanno da giocarsela contro il Barcellona già qualificato. Qualificato sì ma pur sempre al Camp Nou, ma quella che attende i nerazzurri contro il PSV in casa è un’altrettanto difficile prova così come dimostrato il pari strappato agli uomini di Pochettino all’andata.
Comunque l’Inter non può demoralizzarsi, perché almeno sulla carta restano i favoriti al passaggio del turno e sebbene tutto sia appeso ad un filo la speranza e l’entusiasmo non possono affievolirsi. Non adesso almeno, che in campionato si interpongono due sfide da non poter sottovalutare: Roma e Juventus.
Se la seconda, per quanto bello possa essere batterla, non è una sfida da obiettivo, quella contro la Roma è a tutti gli effetti una partita che, nonostante gli attuali piazzamenti, sa già di scontro diretto.
La Lupa, è risaputo, non è nuova nelle rimonte da girone di ritorno e l’Inter, dal canto suo, è solita perdere terreno proprio nel periodo che sta per aprirsi. Così che la partita di stasera all’Olimpico è un appuntamento chiave per gli umori di oggi e i risultati di domani.
Entrambe le compagini devono fare i conti con le assenze e l’Inter dovrà rinunciare al suo gioiellino, nonché pupillo di Spalletti e grande protagonista dello scontro di stasera, Radja Nainggolan.
Il 14 nerazzurro sarà il grande assente per l’infortunio che lo ha colpito in riscaldamento e che poi lo ha costretto ad uscire contro il Tottenham, e Spalletti è costretto ad estrometterlo dalla lista dei convocati.
Nainggolan vecchio cuore giallorosso, praticamente cacciato da Trigoria, è stato l’affare sul quale l’Inter ha più investito in estate e che tanto aveva agognato, nonostante non stia godendo della forma fisica di cui vorrebbe e un conseguente altalenante rendimento, si è comunque più volte rivelatosi fondamentale alla compagine meneghina e la sua assenza potrebbe pesare non poco.
Allo stesso modo, o forse ancor di più, Di Francesco dovrà altresì fare i conti con l’infermeria, suo malgrado più affollata di quella di Appiano Gentile. Ad essere indisponibili per la Roma diversi giocatori, primo fra tutti quel centravanti serbo che già a vederlo tra i titolari suona confortevole e che domani sera dovrà disertare l’Olimpico.
Il grande assente di domani è Edin Dzeko che nello scorso Roma-Inter era l’unico ad esser andato a segno nello sfortunato 3-1 a favore dei milanesi. Ma non solo Dzeko, i problemi in avanti non sono finiti e ad essere indisponibile anche El Shaarawy, e anche in questo caso si tratta di un’assenza determinante, l’ex rossonero infatti era andato a segno a San Siro nell’ultimo incontro tra le due squadre; incontro finito 1-1, e pareggiato appunto dal sopracitato che domani non sarà presente nè in campo tantomeno in panchina.
Al posto di Dzeko ed El Shaarawy però la Roma potrà contare su Patrick Schick, vecchia fiamma nerazzurra strappatagli proprio dalla Roma e dulcis in fundo, Di Francesco potrà contare anche su vecchi interisti, da Juan Jesus a Santon passando per il piccolo Zaniolo.
Il classe ’99, passato alla Roma proprio nell’affare Nainggolan, insieme a Davide Santon e che con la Primavera Nerazzurra ha vinto praticamente quasi tutto quello che avrebbe potuto vincere, non sembrava rientrare nei piani d’alta gerarchia in quel di Trigoria, almeno fino a poco più di un mese fa.
E se all’Inter sembrava non avrebbe mai trovato spazio in prima squadra e alla Roma, agli inizi, la strada per la prima maglia sembrava altrettanto lunga, le sue due titolarità contro i Campioni d’Europa, forse hanno scombinato i piani e i giudizi. Dall’Inter Primavera a titolare contro l’Inter il piccolo centrocampista domani avrà certo una giornata impegnativa, tra presente, passato ma soprattutto futuro.
Intanto c’è Spalletti che la Roma la conosce bene, così come l’Olimpico e domani sera non sarà certo l’Olimpico laziale, quello in cui Vecino ci mise la capoccia, o meglio sì. Perché l’uruguaiano l’anno corso segnò anche contro la Roma.
Ritorna disponibile Vrsaljko, infortunatosi con la Croazia e indisponibile per Londra, e nell’Inter ideale che schiereremmo in campo sarebbe proprio lui a prendere il posto di terzino destro nella solita linea a quattro. Al centro Skriniar con a fianco Miranda che scenderà in campo al posto di De Vrij in panca a riposo contro ogni rischio e Asamoah esterno sinistro. La mediana sarà affidata ai soliti due Vecino e Brozovic che ritorna dalla squalifica rimediata con l’Atalanta con il doppio giallo.
Mentre i tre che supporteranno Icardi saranno Politano a destra, Borja Valero entrato molto bene contro il Tottenham in sostituzione a Nainggolan e Perisic a sinistra. Prima punta, scontato dirlo, Mauro Icardi.
4-2-3-1: Handanovic; Vrsaljko, Skriniar, Miranda, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Borja Valero, Perisic; Icardi
Egle Patanè