Iemmello, Iemmello, Eder. 2-1, triplice fischio, San Siro ammutolito.
Questo era lo scenario dell’ultima volta che le due compagini si sono scontrate: i neroverdi che sconfiggono l’Inter di Spalletti per la seconda volta durante la stagione, nell’ultima partita tra le mura di casa, di fronte al proprio pubblico che spera in una vittoria contro gli uomini di Iachini per poi tentare l’all-in all’Olimpico ma un irriconoscibile Icardi e un orgoglioso Sassuolo gelano gli entusiasmi. Stroncate le speranze Champions il rischio che tutto il lavoro svolto sia fallimentare è alto e un altro anno incerto si prospettava sui tetti di San Siro a quel triplice fischio.
Il Crotone di Zenga nel disperato tentativo di salvarsi in extremis ha riaperto qualche speranza e proprio la speranza è l’ultima a morire e i nerazzurri lo sanno più che bene, Matias Vecino sul finale, dopo una partita rocambolesca, la mette dentro con la disperazione di una speranza che non poteva essere tradita.
Ripartire da dove ci si era fermati
Reggio Emilia è un campo ostico, l’Inter per i neroverdi è piatto prelibato: gli emiliani vantano sei vittorie su dieci incontri di cui tre di queste ottenute tra le mura di casa.
Solito 4-2-3-1 con Handanovic tra i pali, Miranda e De Vrij coppia centrale tra D’Ambrosio e D’Albert. Davanti la difesa la coppia Gagliardini, Vecino e Marcelo Brozovic come prima riserva su Gagliardini, alle spalle di Mauro Icardi in solitaria lì davanti il tridente Politano, Lautaro Martinez, Asamoah in ballottaggio con Perisic con l’ex bianconero in vantaggio sul croato.
(4-2-3-1) Handanovic; D’ambrosio, Miranda, De Vrij, Dalbert; Gagliardini, Vecino; Politano, Lautaro, Asamoah; Icardi
Indisponibili: Radja Nainggolan
Gagliardini e Asamoah titolari al posto dei due croati
Brozovic parte dalla panchina, sebbene il suo contributo difensivo sia esponenzialmente migliorato, il croato ha caratteristiche più volte alla fase offensiva al contrario di Gagliardini – finalmente in campo dopo l’infortunio – che arretrando, copre meglio in mediana, aiutando più di più in fase di contenimento. Il croato tra l’altro, essendo rientrato più tardi rispetto al resto dei compagni, partirà dalla panchina per subentrare a partita in corso per l’attacco finale.
Lo stesso vale per il connazionale Ivan Perisic che potrebbe partire dalla panchina in favore di Asamoah che torna alla sua posizione d’origine, esterno alto.
Egle Patanè