Ultima battuta di questo 2018 e del girone d’andata, conclusisi entrambi in un clima tutt’altro che di festa malgrado l’importantissima vittoria contro il Napoli: a Empoli prima di ricominciare, a Empoli per ricominciare.
L’Inter di Spalletti incontrerà l’Empoli di Iachini prima della pausa campionato che durerà fino al week end del 19-20 gennaio, ed è contro l’Empoli che scenderà in campo per la prima volta dopo quell’1-0 contro i partenopei mai goduto a pieno; per la prima volta dopo i fatti di sabato, dopo essere stata colpita sotto tutti i fronti.
Per la prima volta dopo tanto tempo senza nessuno a sostenerla, senza quelli che sola dicono di non lasciarla mai e che questa volta però non possono accompagnarla o quantomeno seguirla. Non è una gioia ammessa, non stavolta. Spogliata di una parte di sé stessa, l’Inter dovrà scendere in campo contro i toscani con il settore ospiti chiuso e dovrà pure vincere, per non cadere in pasto agli squali oltre che per non buttare la chance d’accorciare proprio sui napoletani.
Vincere significherebbe tenere dritta la schiena senza lasciarsi scalfire da quei brutti colpi che la Benamata è stata costretta a subire e non lasciare punti in giro sarebbe la risposta di petto che riporterebbe quell’ilarità e gioia anche dei risultati, non a torto persa dopo i fatti dalla gravità straordinaria.
La partita con il Napoli ha inevitabilmente attinto ad energie addizionali e pensare ad un turnover questo pomeriggio non sarebbe peccato. Ma l’Empoli è ad una spanna dalla retrocessione e sottovalutare un campo così accessibile sulla carta non è mai una mossa funzionale, d’altronde è anche vero che la partita di oggi pomeriggio è l’ultimo sforzo prima della pausa. Alcuni avranno da stringere denti e scarpini, mentre per altri la panchina potrebbe essere più plausibile del campo proprio in vista di questo. Handanovic in porta supportato dalla solita schiera difensiva, la stessa contro il Napoli meno D’Ambrosio che può rifiatare, lasciando spazio in campo a Vrsaljko.
Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, Asamoah.
Immediatamente più avanzati Vecino, ritornato in forma e in campo contro il Napoli sulla mezz’ala destra, e Joao Mario su quella sinistra accompagnano il re-integramento di Radja Nainggolan che, dopo aver scontato la punizione disciplinare alla quale era stato assoggettato e dopo l’infortunio che lo tiene ad intermittenza lontano dal campo da un po’, torna finalmente disponibile.
Con Nainggolan in campo, malgrado se lo meritasse, ma rimane poco spazio alla titolarità del Toro che timbra e risolve il match con il Napoli regalando l’unica nota positiva della serata e incartando il vero Inter Present. Il tridente offensivo sarà farcito della freschezza e del genio di Keita Balde che scenderà in campo dal primo minuto al posto del solito Perisic sulla corsia esterna di sinistra, dell’inarrestabile Matteo Politano e Icardi al centro che avrebbe potuto riposare proprio oggi contro i toscani ma che però potrebbe concludere il 2018 segnando il decimo gol stagionale in campionato, quattordicesimo compresa l’UCL.
4-3-3 Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Nainggolan, Joao Mario; Politano, Icardi, Keita.
Egle Patanè