Juventus-Napoli.
Una delle partite più sentite, da sempre. Negli ultimi anni, la sfida scudetto per eccellenza.
Quest’anno è un po’ presto per dire che valore assumerà questa gara. Sta di fatto che, comunque, per la Juventus è il primo vero banco di prova. Il primo match importante, dato che fino a oggi si è cimentata solo con ‘piccole’ e con una Lazio che non faceva testo.
L’ultimo scontro tra le due ha rischiato di compromettere inesorabilmante la conquista dello Scudetto, per cui io starei bene attenta a dichiarare che la partita vale più per il Napoli: allo stesso modo, non sottovaluterei la scaltrezza di Carlo Ancelotti, navigatore esperto della nostra Serie A.
Non è una partita in cui andare a cercare il pareggio, e questo deve essere ben chiaro.
La partita con il Napoli allo Stadium va vinta per dare un messaggio chiaro, non solo per prestigio. Va schierata la Juve migliore, e la Juve migliore è stata decisamente quella di mercoledì contro il Bologna. Il Napoli va affrontato con coraggio, a viso aperto e con il buon, vecchio 352. Via il tridente Ronaldo-Mandzukic-Bernardeschi: non funziona, e in questo momento Mario fa bene a stare in panchina. Si è visto che la Juventus non è dipendente dal croato.
In difesa torna Chiello, Bonucci e vista la situazione a destra dove continua a latitare Mattia De Sciglio, io piazzerei Emre Can al quale concederei una possibilità come terzino, in quanto dotato di grande fisicità. Una difesa inedita ma anche dotata del giusto grado di ‘cattiveria’.
Il centrocampo è lo stesso di mercoledì, con Bernardeschi al posto di Cuadrado: il carrarese vive un momento di forma eccellente e si avvicina sempre più a un Vidal 2.0: forza, corsa e tecnica, tutti elementi d’oro per la Signora. Per cui: Bernardeschi, Bentancur, Pjanic, Matuidi, Cancelo. Imprescindibile a mio avviso il portoghese, anche se a detta di Allegri “a volte scappa via dalle partite”.
In avanti, il duo alla ricerca di un’ intesa da affinare sempre di più, con un Ronaldo che vuole tornare subito al gol e una Joya assolutamente, brillantemente ritrovata: serve alla Juventus più che mai.
Daniela Russo