Mister in tacchi a spillo – Milan, a Torino una gara per l’Europa

Il Milan è chiamato a rialzarsi ancora una volta dopo una brusca caduta. Il Torino vincendo arriverebbe a pari punti coi rossoneri

0
201

Il Torino punta a restare il più possibile nel giro delle candidate all’Europa League, il Milan prova a non finirci mantenendosi tra le quattro dell’Europa che conta.

I granata occupano il settimo posto in classifica a quota 53 punti, tre in meno rispetto ai rossoneri: un successo consentirebbe alla squadra di Mazzarri di agganciare proprio il Milan. 

Un test importante per il Diavolo che, ancora una volta, in questa stagione, è chiamato a rialzarsi dopo una brusca caduta.
Un’ennesima prova per Gattuso che si trova ancora con la panchina in bilico… proprio come la stagione rossonera.

In Coppa Italia, l’esperimento della difesa a 3 è fallito e il tecnico rossonero sembra intenzionato a tornare al solito 4-3-3.

Torna Donnarumma al posto di Reina. Sulla fascia destra vedremo con ogni probabilità Conti, mentre in corsia mancina Rodriguez.
Calabria non arruolabile a causa della frattura del perone rimediata contro la Lazio che lo obbliga a termnare la stagione in anticipo.
Ritorna dopo l’infortunio Paquetà che dovrebbe essere proposto al fianco di Kessie e Bakayoko. Davanti, a sostegno del polacco dovrebbero agire Suso e Calhanoglu.

Di certo, al di là del moduolo è chiaro che nelle retrovie qualcosa non funzioni: il Milan infatti ha subito nove gol nelle ultime sette giornate di campionato, tanti quanti quelli incassati nelle precedenti 17 partite. 

Paquetà è l’unica speranza per il Milan di ritrovare gioco

Le poche idee messe in campo nella semifinale di Coppa Italia e nelle ultime gare di campionato sottolineano l’importanza del brasiliano che  con le sue doti tecniche contribuisce a dare un’idea di gioco al Milan.

Piatek-Cutrone, la coppia funziona

Già contro l’Udinese Piatek e Cutrone hanno dimostrato di poter convivere. Contro la Lazio l’ingresso di Cutrone ha risvegliato un Piatek che accusava il colpo di un gioco nullo e soffriva di solitudine in fase offensiva.
Gli esterni rossoneri hanno dimostrato di non essere la soluzione migliore e sarebbe il caso di pensare seriamente alle due punte.