La rivoluzione targata Monchi al momento non sta dando i frutti sperati.
I soli 4 punti sul tabellino della classifica, sottolineano il momento non esaltante della formazione guidata da mister Di Francesco.
La Roma è già in ritardo dalla prima della classe a +5 di distanza e in questo tour de force con 7 partite in 20 giorni (tra cui Real Madrid e il derby contro la Lazio) è chiamata subito a cambiare passo e a dimostrare il suo valore.
La piazza ha già iniziato a mugugnare, molto contrariata dalle varie cessioni illustri di quest’ultima sessione di mercato sostituite da acquisti che al momento, vuoi per condizione fisica non ancora al top, vuoi l’ambientamento, non stanno ancora rendendo come ci si aspettava.
Nella partita contro il Chievo di domenica 16 settembre, la Roma si trova già in clima vigilia di Champions, dove affronterà il Real Madrid, campione in carica della competizione.
In vista di quell’importantissimo match e per tutelare alcuni acciaccati fondamentali nello scacchiere della Roma (vedi Manolas), cambierei alcuni titolari all’Olimpico.
Sono assolutamente dell’idea che la Roma debba giocare con il 4-2-3-1 (con Pastore trequartista) ma essendo infortunato, cambierei il modulo al 4-4-3, tanto adorato da Di Francesco.
Darei fiducia al portiere Olsen anche se attualmente è ancora viva e presente l’ombra e l’innegabile confronto con Alisson nettamente a favore del brasiliano.
In difesa farei giocare ancora Karsdorp (preservando Florenzi) che ha dimostrato di aver solo bisogno di minutaggio per arrivare a livelli importanti, al centro insieme a Fazio, darei spazio a Marcano per lasciare a riposo Manolas in vista della sfida di Madrid, a sinistra l’imprescindibile Kolarov.
A centrocampo giocherei con Nzonzi mediamo davanti alla difesa (preservando De Rossi per la Champions) con i rispolverati Pellegrini e Cristante (che secondo me ha qualità, deve solo trovare la quadratura giusta) come interni di centrocampo.
In attacco, al centro come punta farei giocare l’attuale insostituibile Dzeko (visto l’acciaccato Schick), affiancato dal ritorno delle super ali Under e Kluivert Jr per dare velocità e imprevedibilità alla manovra.
Raffaella De Macina
Fonte fotografica: TPI News