La sfida con il Porto persa dalla Roma ha determinato il cambio allenatore per i giallorossi e l’uscita dalla Champions alla quale, però, potrà partecipare il prossimo anno solo se recupererà il distacco da Inter e Milan.
Alla sua prima uscita nell’avventura 2.0 sulla pancnhina romanista, Ranieri si trova di fronte a una totale emergenza in formazione, considerando le numerose e pesanti assenze che la Roma si trova ad affrontare. Non a caso, nella lista dei convocati, figurano ben cinque primavera.
In difesa le scelte risultano condizionato e limitate visto l’infortunio di Manolas – che sarà fuori almeno tre settimane a seguito di un un problema muscolare – e le squalifiche di Fazio e Kolarov. Nella difesa a quattro darei allora spazio a Marcano e Jesus come centrali, con Santon e Florenzi nel ruolo di terzini. Il numero 24 romano, nel giorno del suo compleanno, dovrà rialzarsi dopo le lacrime versate a Oporto mercoledì sera: per il ko subito e per l’errore, che è costato il rigore contro a lui e ai compagni.
A centrocampo il problema assenze non è da meno: De Rossi è uscito dal campo per infortunio cinque giorni fa e stesso destino è toccato a Pellegrini. Anche Pastore è out e non presente nei convocati. Nzonzi e Cristante restano la scelta davanti alla difesa con Zaniolo che nonostante abbia accusato un fastidio durante la rifinitura di ieri, dovrà stringere i denti.
Anche l’attacco è orfano di Dzeko al cui posto non esiterei a schierare Schick che con l’arrivo di Ranieri – considerando le stesse parole spese dal tecnico nei suoi confronti – potrebbe finalmente dare una svolta alla propria stagione. A sostegno dell’attaccante ceco la soluzione migliore potrebbe ricadere su Perotti e El Shaarawy. Il numero otto argentino sceso in campo mercoledì sera ha dimostrato ancora una volta di come la sua velocità e i suoi dribbling siano in grado di mettere in difficoltà le difese avversarie.
Chiara Vernini