Il 5-0 rimediato all’Olimpico contro il Viktoria Plzen si è andato ad aggiungere ai due successi collezionati negli altrettanti ultimi turni disputati dalla Roma in campionato, rispettivamente contro Frosinone e Lazio.
Questa scia di risultati positivi permette alla squadra di arrivare al Castellani spinta dall’entusiasmo, ma guai ad abbassare la concentrazione: l’Empoli ha bisogno di punti utili e sul proprio campo tenterà fino all’ultimo minuto di riuscirci.
Sarà una sfida importante prima dello stop per le nazionali e proprio per questo, considerando il carico delle ultime settimane in cui i giallorossi hanno calcato il terreno di gioco ogni tre giorni, sarà bene effettuare un turn over, senza rivoluzionare il trovato sistema di gioco.
Oltre a confermare il portiere, Olsen, dopo il riposo di Manolas causa un principio di forma influenzale, azzarderei a schierare nuovamente la coppia di centrali formata dal greco e da Federico Fazio.
Sulle fasce, invece, concederei un turno di risposo, almeno dall’inizio della partita, al titolari Florenzi, convocato, mentre Kolarov è rimasto nella Capitale a seguito della frattura al piede accusata già da due partite e che non aveva impedito al terzino di sacrificarsi per amore della squadra. Adesso è necessario uno stop per riprendersi. Concederei in questo modo spazio a Santon che si è messo in luce nella stracittadina, e al giovanissimo Luca Pellegrini, autore di un assist- proprio al compagno di ruolo serbo- negli unici pochi minuti disputato in Serie A al suo esordio contro la formazione ciociara.
A centrocampo con De Rossi ancora in via di recupero, nonostante sia tornato ad allenarsi con il gruppo e abbia preso parte alla trasferta, confermerei i tre schierati in Champions mercoledì: Nzonzi e Cristante davanti alla difesa nel 4-2-3-1 e Pellegrini Lorenzo più avanti nelle vesti del trequartista. Le ultime prestazioni del giovane romano lo hanno fatto diventare indispensabile per il gioco.
In attacco, a sostegno di Dzeko prima punta, assegnerei una maglia di titolare ad Under, che rimane per me l’esterno d’attacco con cui il nove bosniaco ad oggi dialoga meglio, e darei minutaggio ad El Shaarawy. Il faraone oltre a dover tornare a trovare l’intesa vincente con Edin, rimane sempre uno degli attaccanti più capaci a coprire, dando il proprio apporto ai restanti reparti. La scelta di schierare Stephan non è una bocciatura per il giovane Kluivert che avendo giocando i primi 90’da titolare la scorsa gara, senza alcuna sostituzione, potrebbe non avere ancora il minutaggio e credo sia più utile a partita in corso.
Chiara Vernini