La corsa alla Champions prosegue in questo campionato e la Roma – oggi distante quattro punti dal Milan e tre dall’Inter- può provare ad approfittare dello scontro diretto tra le milanesi nel derby di domenica.
Per cantar vittoria, però, non dovrà sottovalutare un avversario come la Spal, capace di metterla in totale difficoltà nel girone d’andata tanto da subire due reti all’Olimpico con successivo ko. L’emergenza infermeria e squalifiche non si è placata del tutto dalle parti di Trigoria e il centrocampo e la difesa dovranno ancora fare a meno di alcune pedine fondamentali.
In porta Olsen preceduto da una linea difensiva a quattro non solo ancora priva di Manolas ma anche di Florenzi e Kolarov. Per sostituire il greco metterei subito in campo Marcano al quale affiancherei Fazio, rimasto a riposo nel match di lunedì per la diffida da scontare. Nel ruolo di terzini punterei su Santon e su Karsdorpp nella fascia opposta per sostituire Florenzi, uscito dal campo per doppio giallo nell’ultima gara.
A centrocampo all’assenza del capitano De Rossi e di Pellegrini, si aggiunge un Zaniolo non al meglio per una botta alla cavaglia. Di Nicolò, anche se non del tutto in condizione, è difficile privarsene. A Nzonzi e Cristante il compito di non far rimpiangere i due colleghi romani in quel ruolo davanti alla difesa.
In attacco non avrei titubanze nello schierare Perotti – partito dalla panchina durante lo scorso turno – e Schick che, oltre ad essere tornato alla rete, ha dato modo di pensare a una nuova rinascita anche dal punto di vista dell’ atteggiamento. Atteggiamento che nel sostituire lo squalificato Dzeko, non è mancato.
Proprio il nove bosniaco, tornato a disposizione, è l’undicesimo uomo in campo: provare a testare a questo punto della stagione i due attaccanti assieme è uno step dal quale si deve passare.
Chiara Vernini