Dopo lo splendido esordio in Champions, una rimonta che sembrava la brutta – o la bella – copia di quel Lazio-Inter del 20 maggio, valso quell’inno e quel pallone stellato sventolato a centrocampo, Luciano Spalletti è tenuto a riportare i suoi sulla terra. O meglio sull’Italia. Ancora meglio su entrambe. Sì perché esaurita la botta di adrenalina ed entusiasmo che il gol dell’Euroman Matias Vecino ha scatenato martedì sera al Meazza, è tempo di tornare a lavorare e a faticare.
L’ha detto Mauro Icardi nel post partita, “non è una vittoria che deve farci distrarre”. Non è infatti la vittoria di martedì a ristabilire nulla, se non entusiasmo e grinta dimenticati probabilmente all’Olimpico. L’inizio in Serie A, a dir poco disastroso, non può essere sottovalutato, motivo per cui la trasferta al Ferraris deve essere affrontata con la stessa mentalità con la quale ci si è presentati a Genova la scorsa stagione. Il ritorno al gol di Ivan Perisic e il Poker di Mauro Icardi, una manita che aveva ridato gas alla macchina di Spalletti, specie perché contrassegnava il ritorno della coppia lì davanti.
Una rivisitazione fedele a quella partita lì è pretenziosa per non dire impossibile, in primis perché il recupero di Lautaro Martinez, auspicandoci sia totale, potrebbe significare un Martinez in campo se non titolare, magari subentrando a Radja Nainggolan non ancora al top della forma dopo l’infortunio estivo. Ma è questa la grande novità, perché Spalletti, visti gli impegni sempre più incalzanti, sia in campionato che in Europa – il Derby in programma per il 21 ottobre e la trasferta di UCL al Camp Nou prevista per il 24 ottobre – difficilmente vorrà rischiare di appesantire il carico sul Ninja. Possibile l’apparizione del contestato Joao Mario che appare nella lista dei convocati.
La nostra formazione ideale
Il solito Handanovic tra i pali che in UCL ha fatto meglio che quanto fatto finora in campionato. Sulla destra, recuperato Danilo D’Ambrosio si occuperà lui di presiedere in quella posizione così da poter permettere a Skriniar di tornare nella sua posizione prediletta. Malgrado gli impegni e la possibilità di variare, sarà De Vrij ad affiancare lo slovacco sopracitato. Giocatori di fisico sono necessari ad affrontare una squadra imprevedibile e di forza come la Sampdoria. Linea difensiva a quattro che si chiude con Asamoah esterno sinistro.
Anche a centrocampo si potrebbe pensare ad un turnover ma le contingenze del periodo e una Sampdoria in perfetta forma come solita essere ad inizio stagione, scalpitante e imprevedibile, non si può rischiare.
Brozovic e Gagliardini in mediana, mentre il tridente alle spalle di Mauro Icardi sarà affidato a Candreva sulla destra, Keita sulla sinistra e Ninggolan in ballottaggio con Joao Mario sulla trequarti, con Lautaro Martinez che potrebbe subentrare. Il belga riposerebbe certamente se Martinez fosse al top della condizione e Joao Mario dovrà pure iniziare a sudarsi l’ingaggio.
4-2-3-1
Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, De Vrij, Asamoah; Brozovic, Gagliardini; Candreva, Nainggolan, Keita; Icardi
Egle Patanè