Milano, tempo di derby. Intervista doppia a Luca Serafini e Lapo De Carlo

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Tutto pronto per il derby della Madonnina numero 169 in Serie A.

Reduci da un ottimo momento, le due milanesi si sfideranno in uno stadio gremito: attesi 78mila spettatori. La cornice ideale per la stracittadina che catalizza l’attenzione del mondo (quasi 200 paesi potranno godersi il big match in tv).

In campo, come sempre quando si tratta di derby, molto più dei tre punti.
La supremazia cittadina passa dalla Champions League: i nerazzurri ci sono già e puntano a rimanerci, i rossoneri vogliono tornarci.

La Milano nerazzurra e quella rossonera vengono da un buon momento e, sulla carta il match si presenta abbastanza equilibrato.

Avviciniamoci al big match con due figure esperte e giudiziose.

Lapo De Carlo

Giornalista e conduttore radiofonico nonchè esperto di comunicazione. Attualmente è conduttore a RMCSportNetwork

 

 

Luca Serafini

Giornalista e autore di libri e programmi radiotelevisivi ; attualmente è nelle librerie con Lady Stalker, tratto dalla storia vera di Joan Sumpton che a 80 anni è diventata criminale ma solo per un senso di giustizia e per rimettere insieme la sua famiglia.

Derby che capita subito dopo la sosta per le Nazionali: un bene o un male?

LUCA SERAFINI: Non credo che gli impegni con le Nazionali possano influire sull’entusiasmo delle due milanesi e su una gara come il derby. Entrambe le formazioni avranno modo di schierare i titolari, le Nazionali influiranno poco o nulla sulla gara.

LAPO DE CARLO: Sempre un male. L’Inter aveva trovato convinzione e forma fisica, è una squadra che si fonda su ritmo e fisicità e avrà giocatori un po’ più scarichi. 

Entrambe vengono da un filotto di vittorie tra campionato e coppe; attualmente l’Inter stacca il Milan di 4 punti (ma la squadra di Gattuso ha una gara da recuperare): che derby ti aspetti?

LUCA SERAFINI: Mi aspetto che il Milan faccia la partita e l’Inter imposti il gioco sul contropiede. Sarà rispettato il copione visto in questi primi mesi di gare ufficiali: l’Inter è una squadra che lascia giocare le avversarie con una struttura difensiva consolidata, centrocampisti che proteggono e un gioco improntato sulle ripartenze e, senza disattenzioni, ha la capacità di mantenere il risultato per poi colpire; il Milan prova a giocare ma sbaglia troppo.
Vincerà chi sbaglierà meno, chi sarà capace di concretizzare le occasioni che capiteranno.

LAPO DE CARLO: Credo che sarà un derby equilibrato. Le due milanesi, per diversi motivi, hanno una storia recente simile e oggi arrivano entrambe rinforzate. Va detto che, al di là del punticino virtuale, l’Inter, a mio avviso, ha un paio d’armi in più in termini tecnici, soprattutto a centrocampo.

Il Milan segna e incassa di più dell’Inter (15 gol fatti e 10 subiti dai rossoneri; 12 fatti e 6 subiti dai nerazzurri): partita da under o da over?

LUCA SERAFINI: Di istinto mi viene da dire UNDER con i nerazzurri favoriti: il Milan raccoglie meno di quello che costruisce, l’Inter, al contrario, ha la capacità di raccogliere più di quello che crea.

LAPO DE CARLO: Non escludo un 1-1 o 2-2. L’Inter segna molto su calcio da fermo ma ha difficoltà nel riuscire a schiacciare le avversarie. Il Milan è più spensierata e si affida a Higuain che oltre a fare gol ha la capacità di far giocare meglio la squadra.

Sarà un derby che profuma di Champions.
L’obiettivo dichiarato dei due club è arrivare tra le prime quattro del campionato. In base a quanto visto in questi mesi credi che sia un’ambizione realizzabile?

LUCA SERAFINI: Si, è realizzabile anche per l’andamento delle due romane. Credo che la Roma, come rosa, abbia qualcosa in più rispetto a Milan e Inter e se troverà la quadra umorale, alla distanza, potrebbe insidiare una delle due squadre meneghine. 

LAPO DE CARLO: Si, credo che l’Inter possa tranquillamente ambire al terzo posto; il Milan sicuramente tra quato e quinto. Questa, per me, è una stagione di raccordo tra quello che sono state e quello che saranno in futuro. Entrambi i club sembrano aver trovato una certa stabilità societaria e ora possono concentrarsi sulle rispettive squadre.

Limiti e punti di forza delle due milanesi

LUCA SERAFINI: L’Inter non è bella da vedere, non è spettacolare ed è molto legata alla prestazione dei singoli che non sempre sono continui. Queste individualità però, se in forma, sono in grado di risolvere le partite.
Il Milan deve ancora trovare il giusto equilibrio, nonostante abbia un folto gruppo di giocatori dello scorso anno. Con Higuain è una squadra che ha acquisito ambizione.

LAPO DE CARLO: Il Milan è molto forte in attacco; l’Inter ha la capacità di andar in gol con più giocatori.
Il Milan soffre le palle alte; l’Inter tende a distrarsi e improvvisamente si eclissa fino a subire l’avversario.

La tua top 3 rossonera/nerazzurra di questo inizio stagione

LUCA SERAFINI: Inter dico Icardi, Nainggolan e Škriniar; per il Milan, Higuain, Suso e Rodriguez.

LAPO DE CARLO: Del Milan sono Higuain, Suso e Kessiè; Inter dico Icardi, Brozovic e Politano (davvero una bella sorpresa).

(Photo by Atsushi Tomura/Getty Images)

Da chi ti saresti aspettato un apporto maggiore e invece ha deluso fino a questo momento?

LUCA SERAFINI: Mi fanno sorridere quelli che criticano Icardi e vorrebbero che partecipasse di più alla manovra. L’argentino è uno che sa capitalizzare come pochi e ha una media realizzativa eccezionale. Per me nell’Inter, chi è ancora un punto interrogativo è Perisic: non capisco quali siano le sue reali potenzialità, è troppo discontinuo.
Nei Rossoneri, chi sembra essersi involuto rispetto all’ultima parte della scorsa stagione, è Çalhanoğlu: il turco sta deludendo.

LAPO DE CARLO: Nell’Inter nessuno è deludente nel senso proprio del termine ma, se devo indicare un calciatore dal quale ci si aspetta di più, dico Dalbert. Dei Rossoneri Bakayoko.

Gattuso-Spalletti: cosa apprezzi maggiormente nel lavoro svolto dai tecnici e cosa, invece rimproveri o suggeriresti?

LUCA SERAFINI: Non sono un fanatico di Spalletti, la sua carriera è un po’ contraddittoria ma gli riconosco la grande capacità di mettersi sempre in gioco senza subire pressioni. 
Gattuso è uno sincero capace a individuare e riconoscere i propri errori, è molto autocritico.

LAPO DE CARLO: Spalletti è indubbiamente un allenatoe che non si fa amare al 200%. Meno furbo comuncativamente rispetto a quanto lo sia tecncinacamente. Per me è il miglior allenatore nerazzurro degli ultimi anni.
Gattuso è un aspirante grande allenatore. Intelligente al di là della forma. La sua qualità sta nel crescere e ha mentalità… può diventare top.

Chi sarà, secondo te, l’uomo derby?

LUCA SERAFINI: Dico… Higuain.

LAPO DE CARLO: Il derby è una gara folle e su Icardi e Higuain ci saranno marcature ferree: l’uomo della gara, secondo me, sarà un giocatore a sorpresa. 

 

Caterina Autiero