Cosa non si fa per amore del calcio e per il derby della Madonnina… Cosa non si fa per scoprire se Milano è nerazzurra o rossonera…
Milano, perfetta macchina da lavoro dal ritmo inverosimile, sembra sospendere nevrosi e frenesia per un evento che coinvolge proprio tutti, dai più grandi ai più piccini, donne, uomini, cittadini e non, tifosi, simpatizzanti e inevitabilmente, pure coloro a cui importa poco o nulla si ritrovano immersi in una magia che avvolge tutta la città; stiamo parlando di uno degli eventi più importanti per il capoluogo lombardo (e non solo), stiamo parlando del Derby.
Purtroppo la Milano che personalmente sto vivendo è una Milano senza Prisco, senza la fossa dei leoni, senza petardi e fumogeni in Piazza Duomo senza la tifoseria che un tempo spaventava e rincuorava e, chi si ricorda il grande Milan e la grande Inter non può che convenire. Persino le ‘sciure’ in cassa all’Esselunga sospirano con un velo di malinconia “Eh, non ci sono più i derby di una volta… quelli sì che erano belli” ma, per chi la vive dagli spalti, pur consapevoli che la sciura dell’Esselunga abbia ragione, se ne infischia ed è subito ulcera e scaramanzia per almeno una settimana perché il derby della Madonnina è pur sempre il derby della Madonnina non è una partita come le altre tantomeno un derby come gli altri, nessuno ce ne voglia e non volendo sminuire le altre stracittadine, quello di Milano è un derby speciale. Lo è per chi San Siro contribuisce a riempirlo ogni domenica, per chi c’è sempre nella buona e nella cattiva sorte senza mai disertarlo neanche quando i derby, come direbbe la sciura, non sono più quelli di una volta.
“Se mai mi chiedessero cos’è il calcio prenderei questa foto e partirei da questo: dagli spalti, dagli sguardi, dai colori, suoni, sensazioni. Partirei dal concetto di stadio e dal concetto di tifo. Prenderei questa foto e direi “Era un derby, il giorno prima di Pasqua e San Siro era un paradiso ed era sold out”. C’era la gente, tanta, che cantava e alzava al cielo sciarpe e bandiere col cuore in gola. Guardatelo e provate a immaginare cosa possa significare essere lì in mezzo, non avere più voce e continuare a cantare, sentirsi il cuore scoppiare d’entusiasmo per poi venire freddati e ammutoliti in soli sette minuti, vedersi rimontare una partita, un calcio d’angolo, un gol e un triplice fischio tutti insieme. Provate a immaginarlo e provate a capire perché San Siro pieno vale tutto questo e oltre”
Derby Inter – Milan 15 aprile 2016
E’ speciale per tutti, e soprattutto per chi in questo momento sta scrivendo.
I sette giorni che anticipano il grande evento sono piuttosto peculiari, non solo numeri e statistiche, pronostici o quote e neppure soltanto ansia e speranze; ci sono la scaramanzia e gli sfottò e soprattutto gli striscioni e i soliti slogan “Milano è neroazzurra” o “Milano è rossonera”.
Noi della redazione ci siamo poste la fatidica domanda “Milano è più nerazzurra o più rossonera?”.
Personalmente, ho pensato e ripensato un modo per scoprirlo e, dopo anni a studiare pubbliche relazioni, marketing, elementi fondamentali della comunicazione (e chi ne ha, più ne metta), ho pensato che “lo studio serve soltanto se lo si applica” e non avendo ancora fatto l’abbonamento ho pensato di fare di necessità virtù. C’è chi dice “Il derby è mezzo abbonamento”, e se l’abbonamento non puoi farlo? Beh il tifoso rischia e tenta il tutto per tutto, sempre. Così mi sono armata di simpatia, sfacciataggine e soprattutto coraggio quanta autoironia mi sono servita di un cartello, dei pennarelli e due contenitori e, lanciando l’hashtag #MandiamoEglealderby ho provato a coinvolgere i Milanesi in un “sondaggio” partecipativo nonché atto di beneficenza…
” Non sono una senza tetto,
voglio andare al derby.
Chi è più generoso?
#Inter o #Milan “
Domenica 8 ottobre 2017, Piazza Castello:
Gli #Interisti si dimostrano da subito più partecipativi e generosi; e nella prima manche battono i #Milanisti
Primo round: 1-0 Inter
Il giorno dopo, non ancora appagata dai risultati ottenuti, mi sono dilettata ad alzare il tiro e andare in giro per le vie di Milano.
#mandiamoeglealderby parte II si è svolta nel seguente modo: i milanisti avevano guadagnato terreno pareggiando la partita e passare addirittura in vantaggio per poi, però, perdere clamorosamente.
Anche nella seconda manche Milano è nerazzurra.
Per scoprire, però, come è finito il sondaggio e, ovviamente, se riuscirò ad andare al derby dovrete restare sintonizzati sui nostri canali perché lo scopriremo .
Gli abbonamenti in curva sono sold out, i biglietti anche. Ma il tifoso è disposto a tutto e come tale, ci vediamo in Piazzale Angelo Moratti fra qualche ora, per scoprire chi vincerà il derby della generosità.
Chissà che qualcuno non riesca a farmi entrare… Sarà un Interista o un Milanista?
E soprattutto, riuscirò ad entrare a San Siro e vedere il derby?
Ore 20.45
Chi sarà stato il benefattore?
Egle Patanè