Milan, risanare e costruire. Con Pasquale La Ragione di MilanLive parliamo dell’esclusione dall’Europa e del Milan che sarà

Con il Direttore di MilanLive parliamo dell'escusione dall'Europa dei rossoneri, dell'importanza di Maldini e Boban e dell'idea di gioco che porterà Giampaolo

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Altro campionato, ennesimo nuovo Milan. Cambiano i volti societari, cambia la guida tecnica, e si prende cosapevolezza che per essere di nuovo protagonista in Europa è meglio prima risanare e costruire invece che improvvisare.

Abbiamo parlato di quanto accaduto in questi mesi (TAS, Maldini e Boban, Giampaolo) e di quello che sarà il calciomercato rossonero con Pasquale La Ragione, Direttore responsabile presso Milanlive.it.

Il Milan non parteciperà all’Europa League. Un’esclusione che consente di «sanare» tutto il contenzioso passato con l’Uefa sul fair play finanziario. Possiamo considerarlo un primo passo verso una reale pianificazione del futuro rossonero?

Si, ed abbastanza evidente come cosa perchè sostanzialmente in questo momento il Milan esce fuori dai radar Uefa -e questa è una cosa importante- , ma non bisogna dimenticare che la situazione va comunque risolta perchè se la prossima primavera il Milan dovesser essere in corsa per l’Europa, tornerebbe nuovamente sotto la lente d’ingrandimento per i parametri del FPF. Quindi, è normale che da oggi il Milan deve iniziare a progettare un risanamento del bilancio che è fondamentale per costruire qualcosa di importante ma anche per lo stesso Elliot che ha come obiettivo di rivendere il club e ovviamente farlo con i bilanci in ordine e una situazione finanziaria stabile è più semplice.

Un club come il Milan (7 Champions) viene eliminato dall’Europa: come ci si sente?

Ci sono due fazioni. C’è chi capisce che si trattava di una cosa inevitabile poi c’è il sentimento del “milanista purista” che la vede come una “vergogna” proprio in virtù della grande storia del club ma trovo sia un’esagerazione perchè oggettivamente era una cosa inevitabile in questo memento: era l’unico modo per prendere tempo e allungare i tempi del cosiddetto break even ovvero del pareggio di bilancio.

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immagine: IL VALORE ITALIANO

Anche quest’anno il Diavolo ha subito l’ennesima rivoluzione societaria e l’ennesimo cambio in panchina. E’ nato un nuovo Milan: sarà la volta buona per l’inizio di un progetto a lungo termine?

Se persone di un certo calibro come Maldini e Boban hanno accettato il progetto deduco che c’è l’idea di rilanciare il club.
Maldini ha avuto questo ruolo importante di Direttore Tecnico, lo ha accettato ed è importante. A mio avviso deve essere anche un riferimento per i tifosi stessi, per quelli scettici perchè se il secondo della Fifa (Boban era sotto solo a Infantino) ha deciso di venire al Milan per sposare questo progetto, probabilmente qualcosa di interessante e duraturo c’è.

Il Diavolo riparte da Giampaolo, è, a tuo avviso, la scelta giusta per la guida della squadra?

Giampaolo per me è la miglior scelta possibile. E’ il massimo per una squadra in cerca di identità di gioco. E’ un allenatore che insegna calcio, un vero e proprio maestro (non lo dico io ma lo dice uno come Arrigo Sacchi). Ci sono, a mio avviso i presupposti per fare bene ma ha bisogno di supporto e bisogna avere pazienza perhè ha un’idea di gioco molto corale e i risultati non saranno immediati.

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immagine twitter Angolo Milan

Cosa potrebbe dare a questo Milan diversamente dai predecessori?

Porterà un’idea! Al Milan, in questi anni è mancata un’identità di gioco. Il Milan di Gattuso si guardava le spalle, cercava di limitare i danni e dalla trequarti in avanti mi dava la sensazione che non sapesse cosa fare; il calcio di Giampaolo, invece, guarda in avanti, ha soluzioni offensive varie e credo che porterà un gioco molto più offensivo, più corale e divertente che è quello di cui hanno bisogno i rossoneri.

Alla luce di quanto detto, che mercato si prospetta?

Si continuerà a cercare operazioni in prestito, si cercherà di limitare i costi e di non spendere troppo a livello di ingaggi.
Non mi aspetto colpi da 40/50 mln… mi aspetto un mercato difficile però, ad esempio, Theo Hernandez è un acquisto molto interessante preso a cifre ragionevoli.

Quali sono, secondo te i profili che il Milan dovrebbe ricercare?

Secondo me le priorità del Milan sono due: almeno un altro centrocampista oltre a Krunic- che deve essere solo ufficializzato- e un difensore centrale (visto che ad oggi gli unici disponibili sono Romagnoli e Musacchio).

C’è il rischio e/o la necessità di vendere i Top players?

Si… in realtà il rischio principale è Donnarumma. Le possibilità ci sono, sono molto concrete in ottica di riassetto finanziario anche se le cifre che sto leggendo in questi giorni non mi convincono. Credo sia assurdo valutare un giovane del suo potenziale sui 50 mln.  e la contropartita proposta dal PSG non mi convice per nulla. Fatto sta che il Milan non esclude la possibilità di cederlo dato che per il club sarebbe una plusvalenza netta.  

Quale sarà l’obiettivo del nuovo Milan e quali sono, in generale, le aspettative della piazza?

L’obiettivo deve essere per forza il quarto posto.
E’ fondamentale entrare in UCL non solo dal punto di vista storico – perchè è da troppi anni fuori da questa competizione-  e perchè significherebbe aumentare i ricavi.
Sarà molto difficile anche perchè si prospetta un campionato più competitivo e il Milan si presenterà come una squadra in ricostruzione.

Quali errori non bisogna più commettere per tornare a essere il Milan?

A livello tecnico tattico gli errori ci saranno perchè il Milan è una squadra molto giovane e con poca esperienza.
A livello societario bisognerà avere razionalità negli acquisti, nelle decisioni: investire con intelligenza e programmazione. Io credo che in questo senso con Elliot si possano dormire sonni tranquilli perchè è impostata proprio per rivalutare i club e ha dato già le sue linee guida.

 

Caterina Autiero