Milan – Napoli: l’allievo supera il maestro e c’è solo da applaudire

Gattuso prima lo ferma in campionato, poi batte e elimina Carlo Ancelotti. Un meraviglioso Piatek ma un perfetto Milan non danno scampo al Napoli che cade ancora una volta in un San Siro rivelatosi più ostico del previsto

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Dopo tre giorni i rossoneri e gli azzurri si affrontano di nuovo e nello stesso stadio di sabato: San Siro. Questa coincidenza ci riporta all’aprile del 2017 quando il Napoli dovette affrontare la Juventus due volte consecutive al San Paolo, una per il campionato e l’altra per la Coppa Italia proprio come questa volta.

Carletto sabato sera ai microfoni esordì con “no, torniamo a Napoli, lì c’è il sole” alla domanda “rimanete a Milano?”.

Il Milan, al contrario, si era già goduto il risultato positivo malgrado il pareggio a reti inviolate pur restando concentrato alla sfida di Coppa che Gattuso non avrebbe mai voluto lasciare al caso, non contro Ancelotti, lo stesso che lo ha formato e segnato regalandogli tra le gioie più grandi della vita, professionale e non.

Piatek vs Milik: il polacco rossonero eclissa il connazionale azzurro

Napoli battuto 2-0 dal un Milan irriconoscibile, in meglio. Forse però è più corretto dire che gli Azzurri sono stati asfaltati da un solo ed unico uomo: Piatek. Doveva essere uno scontro tutto polacco tra Kristoff Piatek e Arkadiuz Milik, ma non c’è stata storia, il neo rossonero sembrava quasi giocar da solo e in occasione del secondo gol sembra veramente fare ciò che vuole. Il paragone tra i due centravanti sembra totalmente dalla parte del 19 milanista che ha totalmente eclissato il connazionale che, agli antipodi, non riusciva a conferire cattiveria né sui palloni toccati tantomeno in area avversaria ritrovatosi quasi perennemente braccato dai due Musacchio e Romagnoli.

Koulibaly vs Piatek, Milan-Napoli

Il pistolero dal primo minuto bersaglia l’area avversaria e addirittura neppure Koulibaly riesce a tenergli il passo che se lo perde più volte e anche sui due gol, il franco-senegalese ha dosi di colpevolezza. In sua discolpa, però, il fatto che stia ritornando proprio dopo due giornate di out, prima e dopo la sosta, dopo la brutta serata a San Siro (quella contro l’Inter, di un mese fa) e dal quale si è sicuramente preso una rivincita, nonché vittoria personale, ricevuta dagli spalti milanisti e nello stesso San Siro che gli fu tanto ostile.

Napoli nella trappola tattica rossonera

Nonostante fosse una partita dannatamente importante per il Napoli, per avere un altro obiettivo di Coppa, in campo gli azzurri erano irriconoscibili e in peggio. Si parte con due attaccanti per poi cambiare nel corso dei 90’ e finire con 4 lì davanti, come sabato, e così sabato 4 attaccanti nel modulo non sono risultati efficaci. Troppa generosità tra di loro, poca cattiveria, nessuna grinta.

Centro campo anch’esso disastroso, quante palle perse…! Mentre in difesa l’unico che ha lasciato un segno negativissimo è stato Maksimovic, forse proprio il peggiore in campo, totalmente fuori partita. Al contrario di Fabian Ruiz che malgrado tutto meriterebbe quantomeno un 6.

Nel complesso un Napoli sotto la sufficienza e altrettanto Ancelotti che non è riuscito a gestire tantomeno a cambiare il volto di una partita che ci si aspettava diversa quantomeno nell’approccio, specie dopo la prova di sabato. Malgrado un possesso palla nettamente a favore degli ospiti, il Napoli non è riuscito a offrire altro, specie sotto porta dove si è inceppato più volte.

Tanti demeriti della squadra seconda in classifica ma tanti e tanti meriti alla quarta distante 13 punti che sembra aver ritrovato una quadra, oltre che serenità e grinta. I meriti di un vincente Milan vanno prima di tutto al signore in panchina che, facendo tesoro di quanto accaduto nel week end è riuscito a trovare le giuste chiavi tattiche per annientare a tutti gli effetti la squadra di Ancelotti, reo di aver probabilmente sottovalutato, ancora una volta il suo allievo. Perfetta e sontuosa la prestazione rossonera che malgrado le statistiche a sfavore è stata migliore nell’obiettivo: portare a casa la vittoria, i punti e la qualificazione.

I padroni di casa hanno teso una trappola da manuale a quelli che in classifica, appunto, guardano dall’alto e non potendo giocarsela nell’uno contro uno e non potendo brillare da sé, Gattuso è stato più furbo nell’imbruttire l’avversario e costringerli all’errore. Sfruttata le capacità di Piatek, ha giocato tutto sul ribaltamento d’azione con velocità e capacità di inserimento del polacco che con la qualità di cui dispone è riuscito a colpire e affondare.

Gli obiettivi

Il Napoli cade ancora una volta a San Siro, quest’anno parecchio ostico ma dovrà immediatamente archiviare le due trasferte milanesi e veicolare l’attenzione all’ultimo possibile obiettivo rimasto quale l’Europa League e al match contro gli svizzeri, ma prima tornare al campionato e alla sfida di sabato contro la Samp.

Il Milan, al contrario, nonostante abbia visto sfumare l’Europa League, potrà concentrarsi sulla Coppa Italia come possibile obiettivo stagionale concreto e nell’attesa di scoprire la diretta avversaria per la Semifinale, c’è da pensare, come detto da Gattuso, alla Roma.

Valentina Vittoria