In uno dei campionati che vede una lotta serrata per arrivare in Europa, la finale di Coppa Italia rappresenta una delle poche certezze di questa stagione
Milan e Lazio si contendono un posto in finale
Siamo al quarto scontro diretto tra le due squadre: dopo due pareggi uno in campionato e uno nella semifinale di andata di Coppa Italia, è arrivata la vittoria del Milan non senza polemiche di tre giornate fa.
Per questo, la partita di San Siro sarà una specie di rivincita per la Lazio anche se la posta in palio è ben più alta.
C’è la possibilità di accedere alla finale di Coppa Italia che rappresenterebbe una piccola consolazione alla fine di una stagione giocata tra alti e bassi per le due squadre.
Sarà di nuovo Bakayoko vs Acerbi
Dalle dichiarazioni di Acerbi prima della sfida di campionato tra Milan e Lazio, ai tweet tra il difensore della Lazio e Bakayoko, fino alla pubblica derisione della maglia della Lazio, le accuse e le scuse: la sfida tra le due squadre viene alimentata da questi precedenti.
In campo, i due protagonisti, avranno l’occasione di stringersi la mano e dimenticare il passato con i suoi torti e i suoi fraintendimenti.
Ci pensano Gattuso e Inzaghi a calmare le acque
“Per mercoledì ho un sogno: entrare tutti quanti abbracciati
per mettere fine a tutte le polemiche”
Queste sono le parole di Rino Gattuso appoggiate anche da mister Inzaghi che stanno studiando un modo originale e pacifico per l’entrata in campo delle due squadre per far tacere una volta per tutte le polemiche degli ultimi giorni.
Una calma che serve non soltanto a placare i tifosi ma anche a stemperare la pressione che questa partita ha sulle due squadre.
Inzaghi e Gattuso si giocano la stagione e la tensione si avverte: l’allenatore rossonero ha rinunciato alla conferenza stampa pre-partita e il clima a Formello non è dei migliori per l’allenatore biancoceleste il cui futuro dipenderà dall’esito della partita.
L’ultima parola spetterà al campo perché è lui il vero protagonista delle partite di calcio. Non i tifosi, non i giocatori, non gli allenatori, non gli arbitri. Il campo darà il suo verdetto che sarà insindacabile e definitivo.
Gisella Santoro