Milan-Lazio, faccia a faccia tra Paolo Fulgosi e Alessandro Aquilino. Chi la spunterà?

Paolo Fulgosi e Alessandro Aquilino sono due tifosi che hanno fatto della loro passione per il calcio e per la scrittura un modo per far sentire la loro voce parlando rispettivamente di Milan e Lazio

0
330

Paolo Fulgosi e Alessandro Aquilino sono due tifosi che hanno fatto della loro passione per il calcio e per la scrittura un modo per far sentire la loro voce parlando rispettivamente di Milan e Lazio.

Paolo Fulgosi collabora presso SpazioMilan.it, un giornale online che si occupa della squadra rossonera.
Alessandro Aquilino gestisce un blog personale alessandroaquilino.com nel quale scrive tra le altre cose, anche di Lazio che è la sua squadra del cuore.

In questo campionato le due squadre si sono scontrate due volte: 25 novembre in campionato è finita 1-1 e dopo 3 mesi, il 26 febbraio, la semifinale di andata di Coppa Italia è finita 0-0. Questo equilibrio verrà confermato o vedi una squadra più in forma dell’altra nonostante le prestazioni che hanno avuto ultimamente (1 punto nelle ultime due partite per entrambe)?

Paolo: Lazio e Milan, sotto molti aspetti, sono due squadre simili. Entrambe, infatti, sanno risultare solide e compatte, sanno fare bene la fase difensiva e sono in grado di fare filtro a centrocampo con regolarità. Entrambe, tra l’altro, possono contare su un centravanti prolifico. E’ per questo, a mio avviso, che, nelle due gare dell’annata in corso in cui rossoneri e biancocelesti si sono sfidati, abbiamo visto grande equilibrio. Ogni partita fa storia a sé. Non dispongo di sfere di cristallo e, quindi, non so se ci sarà equilibrio anche sabato sera: dipenderà tutto dalle due squadre. Il Milan, contro Inter, Samp e Udinese, si è snaturato, ha provato a praticare un calcio più offensivo e ha raccolto un misero punto. Quindi, è meglio che i rossoneri tornino a puntare tutto sulla fase difensiva e sulla fase di recupero palla di Kessie e Bakayoko.

Alessandro: Se torniamo indietro di un mese e non ci fermiamo agli ultimi dieci giorni, la Lazio ha dimostrato sicuramente di essere più in forma. I passi falsi con Spal e Sassuolo hanno acceso una spia ma venivamo da un Derby trionfale e dal successo di San Siro con l’Inter. Il Milan mi pare più in difficoltà ma poi sappiamo come vanno queste cose. Sarà il campo a parlare.

francesco acerbi
Francesco Acerbi – immagine: romadailynews.it

Acerbi dice: “Tra Lazio e Milan, nei singoli non c’è paragone”. Sei d’accordo con questa frase?

Paolo: Non sono d’accordo. Le due squadre, sulla carta, si equivalgono. Acerbi avrà voluto caricare l’ambiente, ma credo sia meglio non pronunciare frasi di questo tipo prima di partite importanti come quella di sabato.

Alessandro: La Lazio è superiore al Milan. Lo penso da inizio stagione e credo che solo Romagnoli (Donnarumma Strakosha hanno solo una differente spinta mediatica alle spalle) giocherebbe titolare nella Lazio. Piatek troppi goal dovrà fare per essere considerato superiore a Immobile.

Le due squadre si sono spesso lamentate per gli errori arbitrali che le hanno penalizzate.
L’ultima è la polemica legata al fallo di mano di Alex Sandro in Juve-Milan. Cosa ne pensi?

Paolo: Quello di Alex Sandro, durante la gara tra Juventus e Milan, era fallo di mano. L’arbitro Fabbri avrebbe dovuto concedere il calcio di rigore. Tuttavia, poco dopo, i rossoneri sono comunque riusciti a segnare. Quindi, sebbene il direttore di gara abbia commesso gravi errori, sul campo della Juve, il Milan ha perso per demeriti propri. Gli uomini di Gattuso hanno disputato una buona prestazione, la sconfitta è arrivata per colpa di due errori individuali (il rigore provocato da Musacchio e la palla persa da Calabria, ndr).

Alessandro: Se il Milan si lamenta, siamo al ridicolo. Non credo che un errore, per di più subito contro la Juve, possa far passare il Milan per vittima di torti arbitrali. Mi fa ancora più ridere se accostiamo questo episodio a quanto subito lo scorso anno dalla Lazio (stiamo ancora aspettando le scuse per il goal di mano di Cutrone).

Quasi sicuramente Donnarumma lascerà il posto a Reina. Chi ne guadagna? Il Milan o la Lazio?

Paolo: Prevedere il rendimento di un portiere è sempre difficile. Donnarumma, eccezion fatta per gli errori commessi contro la Samp e contro l’Inter, nel derby d’andata, sta facendo un’ottima stagione. In molte circostanze, ci ha salvato.
Reina, che finora ha giocato poco, è un estremo difensore imprevedibile. E’ solito alternare grandi interventi e clamorosi errori. Donnarumma, solitamente, è quindi più continuo di Reina.

Alessandro: Stiamo parlando di due portieri importanti. Non credo ci sarà così tanta differenza.

Donnarumma Milan
Donnarumma – immagine: Getty

Quale può essere la strategia giusta per vincere la partita?

Paolo: Vincerà chi difenderà meglio. Milan e Lazio sono squadre che, per caratteristiche, faticano a creare gioco. Ecco allora che avrà più probabilità di vittoria chi farà più filtro in mediana, ovvero chi svolgerà meglio la fase di non possesso. A tal proposito, spero che Kessie e Bakayoko siano in serata. Dopodiché, mi auguro che i palloni recuperati da Kessie e Bakayoko vengano ben utilizzati da Suso e Calhanoglu, che stanno attraversando un brutto momento e che devono quindi tornare a esprimersi su buoni livelli.

Alessandro: Quella di Milano contro l’Inter. Saper gestire al meglio i momenti della partita. Ed essere letali in contropiede. Non avremo grosse occasioni per segnare e andranno sfruttate al meglio.

Tornando alla cronaca attuale di campionato. Pioli si è dimesso e torna Montella sulla panchina della Fiorentina. Quale ex allenatore della tua squadra richiameresti per affrontare al meglio le ultime partite?

Paolo: Allegri: ha dimostrato di essere molto preparato a livello tattico, di saper gestire situazioni spinose e di saper preparare e di saper leggere qualunque tipo di partita. È uno dei migliori allenatori in circolazione.

Alessandro: Beh, il Milan ha avuto una tradizione importante con Ancelotti e Allegri su tutti. Credo che Gattuso abbia un buon carisma ma non il giusto appeal per il Milan. Per la Lazio, per quanto voglia bene ai vari Reja, Rossi e Petkovic, mi tengo Simone Inzaghi. Che spero possa rimanere sulla nostra panchina per molti anni ancora.

Milan e Lazio in corsa per un posto in Champions League, ma per quello dimostrato fino a ora in campionato non sembrerebbero pronte per un passaggio così importante. Perché si trovano così in alto? Merito delle due squadre o demerito delle altre?

Paolo: La forza del Milan e della Lazio, come già accennato, è la fase di copertura. In Italia, chi difende bene fa spesso più strada del previsto. Le squadre al momento in corsa per il quarto posto sono cinque. Questa situazione si è verificata perché nessuno è stato davvero continuo nel rendimento. Milan e Lazio si trovano quindi così in alto sia per merito loro, sia per demerito delle altre. In ogni caso, in ottica quarto posto, tutto è ancora aperto.

Alessandro: Beh, non credo che Roma e Inter stiano facendo faville. E’ un campionato con molti alti e bassi e abbastanza equilibrato. Quindi credo che non stiano lì per caso. La Lazio ha pagato un buco nero nella parte centrale del girone d’andata. Poi si è rimessa in carreggiata. Il Milan invece la vedo come una squadra costruita male ma che ha beneficiato dell’arrivo di Piatek a gennaio. Ma non mi dà mai l’impressione di essere squadra. La Lazio, sì.

milan-lazio
milan-lazio. immagine: laziochannel.it

Come vedi la classifica a fine campionato? Juventus, Napoli, e ….

Paolo: Juve, Napoli e Inter. I nerazzurri, nonostante tutti i problemi interni, sono riusciti a essere continui e, salvo colpi di scena, riusciranno a conservare il terzo posto. Arriverà poi quarto chi riuscirà a essere più costante. In merito, il Milan e la Lazio sono le favorite.

Alessandro: Spero Inter-Lazio, ma credo finirà con Inter-Milan (o Roma) ma soltanto per motivi extra-campo.

Uno contro uno: Stakosha-Piatek chi vince?

Paolo: Dipenderà tutto da come si metterà la partita.
Piatek è un cecchino: se ben servito, difficilmente sbaglia. I portieri possono fare grandi interventi, ma non possono nulla dinanzi a conclusioni imparabili, specie se ravvicinate. In questi uno contro uno, o uno contro zero, il centravanti è sempre avvantaggiato.
L’estremo difensore, forte che sia, può opporsi fino a un certo punto.

Alessandro: Mi fido della reattività di Strakosha.

Uno contro uno: Immobile-Reina (Donnarumma) chi vince?

Paolo: Vale lo stesso discorso fatto nella risposta alla domanda precedente. Immobile è un po’ meno spietato di Piatek, ma, rispetto al bomber polacco, lavora meglio fuori dall’area. In ogni caso, 14 gol in 28 presenze non sono pochi, anzi.
Anche qui, quindi, l’uno contro uno verrà deciso dagli episodi, dalle scelte del centravanti e dal rendimento, specie in fase di non possesso, delle due squadre.

Alessandro: Mi fido della voglia di segnare di Immobile.

 

Gisella Santoro