Milan-Juventus, anche il calcio femminile ha il suo big match. Intervista doppia a Noemi Riccobene e Andrea Caressa

Un classico del calcio maschile è big match anche nel femminile: Milan e Juve si giocano il primo posto in solitaria e, per l'occasione abbiamo intervistato due figure che nel loro piccolo si dedicano alla crescita del movimento

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Una sfida avvincentre tra due dei maggiori club italiani; Milan-Juve è di per sè big match ma, quella che andrà in scena a Varese, è anche una gara tra due realtà nuove ma strutturate del calcio femminile italiano.
Il Milan, nato quest’anno, la Juve è al suo secondo, sono a pari punti prime in classifica di Serie A a quota 13.

In occasione di una gara che merita i giusti riflettori abbiamo intervistato la milanese Noemi Riccobene, fondatrice di Lady Soccer e Andrea Caressa, membro e, per l’occasione portavoce, di JWS .

Illustraci come nasce Lady Soccer / JWS, e cosa si prefigge

NOEMI: Ladysoccer nasce come organizzazione di eventi di calcio femminile e si sviluppa come vero e proprio movimento che persegue l’obiettivo di sviluppare, far conoscere e diffondere il calcio femminile in ogni ambito e aspetto sotto il marchio LADYSOCCER e con il suo relativo slogan “RESPECT FOR WOMEN’S SPORTS”.
In poco più di un anno, dal 2017 ad oggi, ha organizzato tornei e campionati di calcio femminile nella provincia di Milano oltre a differenti iniziative sportive grazie alle quali non sono mai mancati interessanti momenti di aggregazione di più e meno giovani. All’interno della sua attività, Ladysoccer si propone di utilizzare lo sport come mezzo privilegiato per l’inclusione sociale finalizzato al coinvolgimento di varie realtà presenti sul territorio connesse al mondo calcistico e non.
Anche da questi obiettivi è nata l’idea di fondare una squadra di calcio femminile a 7 sotto il logo Ladysoccer iscritta al Campionato CSI: LADYSOCCER ASD.

ANDREA: Juventus Women Supporters nasce poco più di un anno fa -poco dopo la nascita della squadra femminile della Juve-  dall’idea di un ragazzo (Filippo) che, silupportato da altri ha deciso di formare un gruppo che ha lo scopo di portare avanti un tifo pulito (sostenere le ragazze senza per forza denigrare le avversarie o l’arbitro).

Calcio femminile, il tuo spot personale per convincere i più scettici:

NOEMI: Il calcio è uno degli sport ad oggi più seguiti a livello nazionale in ambito maschile ma ha tanto, tantissimo da mostrarci in ambito femminile, non perdete l’occasione di appassionarvi all’altra metà del calcio!

ANDREA: Il calcio femminile sta crescendo e se si ha nostalgia del calcio di una volta (anni ’80, ’90) consiglio di iniziare a seguirlo.

E’ un movimento in crescita tanto che questa stagione ha attirato l’attenzione di Sky: favorevole o contrario all’approdo di payTv?

NOEMI: Assolutamente favorevoli. Uno dei canali attraverso i quali si può veramente “diffondere il verbo” del calcio femminile è la TV. Ancora oggi è tra i primi mezzi di comunicazione a livello nazionale e, finalmente, fa entrare il calcio femminile nelle case degli italiani. La trasmissione delle partite in TV consente a coloro che sono all’oscuro dell’esistenza del calcio femminile, anche solo facendo zapping, di scoprirne l’esistenza; consente a coloro che già lo conoscono di approfondirne la conoscenza attraverso la visione di qualche partita in TV senza impegno e, infine, consente ai più appassionati di seguire le partite da lontano. Non trascurabile, inoltre, è anche l’importanza delle TV a livello di sponsor e pubblicità. Più spettatori alla TV porteranno più spettatori allo stadio, più pubblico in generale, quindi più sponsor e maggior crescita del movimento.

ANDREA: Personalmente sono molto favorevole. Purtroppo, una sola partita trasmessa non rende il giusto merito al movimento, sarebbe bello se fossero trasmesse tutte le partite del campionato.

Qual è, a tuo avviso uno degli step più importanti compiti fino ad ora dal movimento?

NOEMI: Sicuramente il recente orientamento assunto dalla FIGC circa le linee guida per lo sviluppo del calcio femminile finalizzate ad avviarne un programma di lancio in Italia è un grande passo avanti per il movimento. Considero fondamentale l’adozione, da parte dei club professionistici, di una rosa femminile per due motivi in primis, per la qualità del calcio femminile di livello con atlete professioniste che vivono il calcio in maniera altamente professionale (nonostante ciò non sia riconosciuto sulla carta) e, in secondo luogo, l’attrazione di pubblico che in un certo qual modo è agevolata dall’affezione del tifoso al club maschile: il tifoso juvenitono, milanista, fiorentino, sarà portato a tifare i suoi colori e la sua squadra del cuore anche in ambito femminile, questo certamente consentirà ad un più ampio pubblico di apprezzare l’altra metà del calcio.
Da ultimo, l’approdo delle televisioni sui campi da gioco, ritengo sia un’altra grande conquista per la diffusione del movimento del calcio femminile.

ANDREA: Uno degli step più importanti, oltre al passaggio della Serie A e B femminile dalla LND alla FIGC, è l’obbligo per tutte le squadre di avere un settore giovanile femminile.

Milan-Juve, anche il calcio femminile ha il suo big match! Elenca 3 buoni motivi che lo rendono tale:

NOEMI: Il primo motivo è sicuramente il fatto che stiamo parlando di due big club del calcio maschile che ora hanno, finalmente, anche in ambito femminile, rose di altissimo livello. Il secondo motivo è che calciatrici militanti nelle due squadre sono tra le più forti del campionato. Il terzo motivo sta nelle allenatrici: senza dubbio due big del calcio femminile.

ANDREA: Milan-Juve è sempre stato -nel maschile- un big match e ora lo è anche nel femminile e ci sono varie ragioni che lo rendono imperdibile: non è una gara banale, le allenatrici hanno molta esperienza, la Juve è detentrice del titolo, il Milan ha molte giocatrici che lo scorso anno erano a Brescia e hanno conteso lo scudetto con le bianconere.

Carolina Morace da una parte e Rita Guarino dall’altra cosa rappresentano i due mister?

NOEMI: Sicuramente parliamo di due grandi personalità del calcio femminile.
Da una parte abbiamo Rita Guarino cui è stata affidata una squadra neo formata che è stata egregiamente condotta, nel suo primo anno di nascita, alla vittoria dello scudetto.
Dall’altra parte abbiamo Carolina Morace e la sua celebre figura come calciatrice e come allenatrice, con esperienze anche oltreoceano, alla quale è stato affidata la neonata squadra del Milan femminile ad oggi imbattuta in campionato.

ANDREA: Sono due mister meticolosi, attente ai dettagli (tecnici e tattici): non lasciano nulla al caso e rappresentano il top per il calcio femminile. Sono un grande esempio per tutte le ragazze.

Raffaella Manieri da una parte Sara Gama dall’altra, due difensori capitani e due Azzurre: indicaci la qualità maggiore della calciatrice rossonera/bianconera:

NOEMI: Certamente stiamo parlando di due calciatrici di altissimo livello, entrambe con grandi esperienze all’estero ed un “curriculum” calcistico incredibile.
Il ruolo del difensore è importante quanto complicato, significa solidità, lucidità nel contropiede e coordinazione della squadra in avanti.
Il difensore riempie gli spazi, si rende utile quando non ha palla al piede e, soprattutto, deve essere in grado di capire quando intervenire.
Raffaella Manieri ha una buona visione di gioco. Sara Gama rappresenta sicurezza e stabilità.

ANDREA: Sara Gama è un vero leader: ha gribta, tenacia e rabbia agonistica; Raffaella Manieri è più tecnica

Giacinti-Aluko: tra loro c’è colei che sarà capocannoniere del torneo?

NOEMI: Si, è probabile.
Sono due attaccanti davvero forti e i gol realizzati parlano chiaro anche se siamo ancora all’inizio del campionato e non si può mai sapere fino alla fine chi si aggiudicherà il titolo di bomber!

ANDREA: Sicuro! Valentina Giacinti è in cima alla classifica capocannonieri da anni…

In un campionato che al momento sembra stia diventando sempre più competitivo, dove può arrivare questo Milan/questa Juve?
Quali sono a tuo avviso le squadre candidate al titolo?

NOEMI: Le prime posizioni in classifica mi sembrano molto probabili per questi club anche se quest’anno prospettare la squadra vincitrice è più complesso vista l’elevata competitività dei club. A mio avviso, le squadre candidate potrebbero essere Milan, Juventus e Fiorentina ma non escludo soprese: il Sassuolo, per esempio, sta dimostrando grande grinta e potrebbe riservare delle sorprese.

ANDREA: Secondo me saranno proprio Milan e Juve le squadre che si contenderanno lo scudetto fino all’ultima gornata (come è successo tra Brescia e Juve la scorsa annata). Non escludo del tutto la Fiorentina e il Sassuolo.

Caterina Autiero