Milan, dopo l’Europa, il futuro

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Dopo la qualificazione in Europa League, il Milan guarda al futuro pensando a nuovi innesti e diverse cessioni. Facciamo il punto sulla situazione rossonera

Manca l’ultima giornata alla fine del campionato e molti verdetti sono stati scritti, come lo scudetto alla Juventus e la retrocessione di Benevento e Verona, ma non solo. Il Milan si è qualificato all’Europa League, obiettivo minimo stagionale. Sicuramente non è il miglior risultato per una squadra che dopo la campagna acquisti faraonica aveva altre aspettative, come un posto in Champions League, ma è già qualcosa, vista la crisi che attanaglia la società rossonera da molto tempo. C’è stato un periodo in cui gli uomini di Gattuso avevano trovato la carica e la via giusta per raggiungere il tanto agognato posto nell’Europa dei grandi, tant’è che è stata coniato il termine “gattusismo”, per indicare un metodo di allenamento fisico e mentale vincente. Poi il buio, le luci si sono spente di nuovo e i rossoneri sono tornati quelli di prima, giocatori che fanno fatica a vincere e che perdono punti importanti contro squadre meno blasonate. Non si sa quale sia il vero motivo di questo cambiamento, perché se con questi giocatori si è sognata la Champions, con gli stessi si è rivisto il fondo, come la pesante sconfitta per 4-0 rimediata contro la Juventus nella finale di Coppa Italia.È quasi inutile ormai al termine della stagione, cercare colpe o motivazioni. Bisogna pensare al futuro, porsi nuovi obiettivi e cercare rinforzi che possano dare una mano alla causa del Milan. A questo punto Rino Gattuso e la società devono iniziare a preparare le manovre in vista del prossimo calciomercato rossonero. La dirigenza vorrebbe mantenere il fulcro della squadra e aggiungere 3 o 4 giocatori di caratura internazionale per poter puntare in alto in tutte le competizioni. Oltre agli arrivi ci saranno diverse cessioni che serviranno a sfoltire la rosa e fare cassa, in una rivoluzione voluta da Gattuso e chiesta a gran voce dai tifosi, stanchi di vedere risultati deludenti.C’è anche chi chiede il cambio della dirigenza, in quanto Mirabelli e Fassone non sono ritenuti all’altezza di una società gloriosa come quella di via Aldo Rossi, anche se Li non sembra affatto interessato a questa opzione. Piena fiducia quindi ai manager rossoneri che dovranno svolgere un lavoro importante per riportare la squadra a vincere non solo in Italia, ma anche all’estero, come affermato da Mirabelli ai microfoni di Sky Sport:

“Abbiamo raggiunto un primo traguardo: l’Europa. Ora dobbiamo difendere il sesto posto, poi apriremo un nuovo ciclo vincente per i prossimi anni. Tutti sognavamo qualcosa di diverso ma è difficile quando si parte in un anno e si assembla una squadra: ci vuole il giusto tempo. Terremo i big l’anno prossimo: il nostro obiettivo è aprire un ciclo formando una squadra con giocatori giovani e forti. Noi siamo il Milan, non vogliamo smantellare la squadra ma rinforzarla. Non potevamo pensare di vincere da subito, stiamo costruendo un Milan importante per vincere i prossimi anni”.

Con queste premesse, non ci resta che attendere nuove vittorie o almeno, si spera.

Barbara Roviello Ghiringhelli