Milan, solo fischi per il Diavolo

0
221

Partita a suon di fischi per il Milan in Europa League: continua la striscia negativa ma per qualcuno c’è anche di peggio…

Non decolla, questo Milan. Dopo le tre sconfitte consecutive in Serie A, si spegne la luce anche in Europa League, con uno scialbo pareggio a reti inviolate contro i Greci dell’ AEK. Nonostante il primo posto nel girone aumentano i segnali del disagio rossonero, che passa in primis attraverso Montella.

Nel post partita il tecnico non ha esitato a rispondere al d.s. Mirabelli, il quale aveva rimarcato l’importanza di arrivare il prima possibile ad una quadratura della squadra sottolineando come la cosa fosse compito dell’allenatore. Montella si è dichiarato convinto di andare avanti con la fiducia della società e ha ironizzato sull’ “allergia” ai risultati negativi del direttore.

Non è la prima volta che osserviamo questo atteggiamento che sembra chiaro sintomo di poca tranquillità.

Alle parole della dirigenza però, ieri si sono aggiunti anche i fischi della platea di San Siro: bersaglio numero uno della protesta Leonardo Bonucci, inevitabile catalizzatore della delusione del pubblico dopo la carica di capitano tanto richiesta e le velleitarie dichiarazioni di fine estate. Un po’ un processo annunciato, insomma: e allo stadio erano soltanto in ventimila, meno della metà degli spettatori presenti per il ritorno in Europa. A rinfoltire la piazza ci ha pensato comunque l’ironia del web, presente e molto, molto pungente.

Pensare che proprio ieri Carlos Bacca ha parlato della sua ex squadra sostenendo di aver giocato nel “peggior Milan che si sia mai visto nella storia”. Parole un tantino velenose, quelle dell’ attuale giocatore del Villareal che, sempre ieri, ha “salvato” gli spagnoli da una sconfitta interna firmando il pareggio allo scadere della gara contro lo Slavia Praga.

Una dichiarazione dalla doppia lettura: può ricordare a Montella e a Capitan Bonucci che il meglio deve ancora venire ma soprattutto, che al peggio non c’è mai fine.

Anche dopo una pioggia di fischi.

Daniela Russo