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Milan, il danno oltre alla beffa

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Non sembra esserci fondo alla caduta dei rossoneri: il pareggio con il Benevento per il Milan è beffardo, ma rischia di diventare anche altamente dannoso

Non ci credeva nessuno, ieri: quando hanno sentito di Brignoli tuffarsi e della palla finire in rete al 95′,  sembrava soltanto uno scherzo ben costruito. Invece è la pura realtà: il Benevento trova il suo primo punto nel campionato maggiore contro il Milan al debutto di Gattuso in panchina. E per ritrovare un esordio senza vittoria di un allenatore rossonero bisogna andare indietro di ben sedici anni, con Fatih Terim: anche allora un pareggio, sebbene quello contro le Streghe, in verità, ha più il sapore amaro di un’occasione buttata al vento e non solo.

Diciotto punti dalla prima in classifica e lontanissimo dalla zona Champions: questa è la realtà del Milan oggi, che grida ad alta voce il bisogno di un’inversione di tendenza. Sicuramente nessuno si aspettava che Gattuso potesse operare dei miracoli, tuttavia quello che si è visto sul campo del Benevento resta sconcertante soprattutto per l’atteggiamento dei rossoneri. Perchè il pareggio dei campani, a volerla dire tutta, è stato meritatissimo: in alcuni momenti della partita hanno persino dominato; paradossalmente, dopo una settimana ad esaltare la grinta di Ringhio, il Diavolo ha offerto una delle peggiori prove stagionali: remissivo, difensivista e con poco possesso palla.

Le parole del tecnico ai microfoni non sono poi così differenti da quelle del predecessore Vincenzo Montella. “E’ un periodo che ci gira male, la squadra è viva, guardiamo avanti”. Certo, i problemi hanno bisogno di tempo per essere risolti e come già da noi affermato non è questo cambio di allenatore a cancellare tutte le questioni aperte a Milanello. Tuttavia ci si aspettava tutti che la partita contro i Sanniti potesse essere uno squillo di tromba forte e chiaro verso l’avvio di una riscossa.

La realtà del Milan è sempre più delicata e rischia davvero di diventare dannosa oltre che beffarda. Non bastano un allenamento e una partita, è vero. Ma il tempo a disposizione per sbagliare ancora è veramente agli sgoccioli.

Daniela Russo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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