Nessun nome altisonante in casa Lazio in questa sessione di mercato appena conclusa, ma una certezza: Milinkovic Savic è (ancora una volta) il vero colpo di Lotito. Riuscirà il serbo a trascinare la squadra verso la Champion’s League?
All’inizio doveva essere il Manchester United. Con Pogba dato in partenza verso la Juventus, il serbo era l’indiziato numero uno ad andare a sostituire il francese.
Poi arrivò il PSG, terreno fertile per tanti esiliati dalla Serie A, complice un like del Sergente sul profilo Instagram della società.
Poi fu la volta dell’Inter: dopo Lukaku perché non regalare ad Antonio Conte anche il miglior centrocampista della stagione 2018/19?
E invece no.
Lotito blinda il Serbo, chiude i rubinetti e consegna a Simone Inzaghi quello che ormai da un paio di anni viene considerato l’unico “acquisto” importante della Lazio, fra i tifosi felici per il loro Sergente e increduli perché anche quest’anno il TOP verrà l’anno prossimo.
Chiusa in cassaforte la punta di diamante – che intanto ha acquistato casa in piazza di Spagna, giurando effettivamente amore alla sua Lazio – e risolto il caso Radu, con tanto di scuse da parte dell’indiscussa Bandiera, Tare ha lavorato principalmente per il futuro, portando a casa Manuel Lazzari, promettente centrocampista classe ’93 duttile e abile nel fornire assist, schierato a volte anche come terzino.
Lazzari ha debuttato lo scorso Settembre nella Nazionale di Roberto Mancini nel match contro il Portogallo.
Acquisto interessante e sicuramente tutto da scoprire è Jony, centrocampista spagnolo classe ’91 scoperto e lanciato da Abelardo Fernandez. Esterno a tutta fascia, mancino, definito uomo assist (nell’ultima stagione solo Messi e Sarabia hanno fatto meglio di lui), Jony è in cerca di un riscatto personale prima ancora che professionale. Pochi anni fa infatti ha rischiato di dire addio al calcio giocato.
“Dovevo trovarmi un lavoro e riprendere gli studi. Pensavo che non avrei mai potuto vivere di calcio, ma mi sbagliavo”.
Ancora presto parlare di acquisti flop, ma indubbiamente un alone di mistero gira intorno a Denis Vavro, difensore slovacco classe ’96 arrivato dal Copenaghen per 10,5 milioni di euro e Sofian Kiyine dal neo retrocesso Chievo.
Le jeux sont fait, rien ne va plus, ma ci chiediamo non si poteva fare di più?
Con questa dogmatica domanda la Lazio è pronta a lottare per (almeno) un posto in Champion’s.