Mattia Caldara, il 5 maggio come destino

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Mattia Caldara sta terminando la sua avventura in quel di Bergamo e si prepara a cominciare quella con la Juventus: quasi un predestinato, lui che è nato il 5 maggio…

Il 5 maggio è ormai data storica in casa della Juventus: quell’indimenticabile tricolore conquistato all’ultimo respiro, nel 2002, ai danni dell’ Inter; una sorta di festa nazionale che ogni anno viene ricordata dal popolo bianconero come una delle tappe che hanno regalato più gioia.

Ma il 5 maggio è anche il compleanno di Mattia Caldara, il giovane difensore centrale che milita con l’Atalanta ma che già da più di un anno è di proprietà della Signora.

Ventiquattro anni oggi, bergamasco doc, viso pulito da ragazzo perbene: e quella data di nascita che fa di lui una sorta di predestinato al mondo di Madama. La vita tranquilla di un giovane di buona famiglia che mentre esercita il suo talento con i piedi si diploma anche in ragioneria con un ottimo 93: attitudine agli studi quindi, come quel  Giorgio Chiellini che annovera tra i suoi preferiti.

Fisicamente imponente, dotato di buona tecnica e di ottima capacità di gestione nei 90′: tutte caratteristiche che hanno convinto la Juventus a vedere in lui il centrale del futuro, con l’avvedutezza di lasciarlo nelle mani della Dea che tanto bene sa lavorare con i giovani talenti. Concreto, redditizio in fase di appoggio, ben propenso alla marcatura e con un notevole senso della posizione: una sorta di mix tra il già citato Chiellini e l’ex Leonardo Bonucci, una miscela che non poteva non fare gola alla dirigenza juventina.

Mattia è perfettamente consapevole di quanto cambierà per lui approdare alla sponda bianconera: per quanto l’Atalanta possa essere stata un’ ottima scuola, le pressioni e le richieste saliranno di livello senza dubbio alcuno. Ma il giovane è dotato di grande umiltà e voglia di imparare: i suoi margini di miglioramento sono tutt’ oggi ampi e sicuramente Gasperini li ha messi già in luce. E poi quella data di nascita, ineluttabile.

Una sorta di segno del destino. Anche se, scommettiamo, che la Dea resterà a vita un pezzo del suo giovane cuore.

Daniela Russo

(tutte le immagine tratte da Facebook)

 

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