Matteo Pessina, dalla Lega Pro a Euro 2020: una favola costruita a piccoli passi

Matteo Pessina sta mettendo in pratica gli insegnamenti appresi durante la sua carriera e sta ripagando chi ha creduto in lui

0
251

Matteo Pessina è un giovane calciatore classe 1997 che inizia la sua carriera nelle giovanili della sua città natale, Monza, per poi passare subito in prima squadra, ma il fallimento della società fa sì che il Milan porti a casa un gioiellino come lui.

Nonostante il cartellino sia di proprietà del Milan, Pessina in rossonero non giocherà mai.

Così, passa in prestito al Lecce e successivamente al Catania e al Como.

Nel 2017, contestualmente al passaggio di Andrea Conti dall’Atalanta al Milan, Pessina viene ceduto alla Dea come contropartita tecnica. Ma anche la squadra orobica preferisce cederlo in prestito, così giocherà in Serie B con lo Spezia.

Al termine della stagione, nella quale viene eletto “miglior giovane della serie B”, tornerà a Bergamo.

Esordirà nelle competizioni UEFA per club, giocando la sua prima partita assoluta con la maglia nerazzurra, nell’ andata del secondo turno preliminare di Europa League ontro il Sarajevo ed esordirà in Serie A (20 agosto 2018, contro il Frosinone).

La stagione successiva viene girato in prestito al Verona di Juric che lo ha plasmato salvo poi tornare alla Dea nel 2020. Aggiungerà al suo curriculum l’esperienza in Champions e, grazie a Gasperini diventarà il giocatore duttile e di inserimento che tutti conosciamo.

“A lui devo molto, quasi tutto quello che ho imparato sul campo. La sua mentalità di attaccare alto, di provare a inserirsi.”

Papà Fabio ha recentemente raccontato a “Il Giorno Monza e Brianza”  che quando l’estate di 14 anni fa, Matteo fu aggregato alla prima squadra del Monza per il ritiro pre campionato, saktarono le vacanze estive.

“Saltammo le vacanze, o meglio mandai moglie e figlia al mare e io rimasi con lui: prima in ritiro e poi ad agosto nel caldo soffocante di Monza per gli allenamenti a Monzello. Ma ricordo con immenso piacere quei giorni e il rapporto fra noi due che si rafforzava”.

Sacrifici dei quali adesso si vedono tutti i frutti.

Non solo in campionato ma anche nella Nazionale italiana ha lasciato il segno.

E’ partito dall’Under-19 per essere poi convocato a giocare il Campionato mondiale di calcio Under-20 disputato in Corea del Sud nel 2017, dove gli Azzurrini arrivano terzi, e nello stesso anno. Luigi di Biaggio lo convocherà per l’Under-21.

Chiamato poi da Roberto Mancini, il quale stava costruendo la squadra che avrebbe disputato l’Europeo, gioca alcune amichevoli e segna una doppietta nella partita amichevole vinta per 7-0 contro San Marino a Cagliari, ma questo non basterà per rientrare nella lista dei 26 convocati.

Lo stesso CT dichiarerà che doveva fare una scelta e con dispiacere ha dovuto escluderlo.

Ma un qualcosa di imprevisto cambia le sorti azzurre e dello stesso Pessina.

Il riacutizzarsi di un problema agli adduttori per Sensi, porterà l’interista a saltare il torneo, sostituito proprio dall’atalantino che con due gol messi a segno in due partite, dimostra di voler sfruttare al meglio questa grande occasione, mettere in pratica tutti gli insegnamenti tratti nel corso della sua carriera e di ripagare con le prestazioni chi ha creduto in lui.

Matteo Pessina non è solo calcio, da ragazzino ha partecipato ad alcune gare di sci.

Segue anche altri sport: tennis, golf, NBA e, essendo legatissimo alla famiglia, segue la sorella Carllotta che è una ballerina di danza classica.

Ama la buona cucina ed è un grande studioso. E’ iscritto al corso di Economia e Management alla Luiss di Roma, dopo aver conseguito il diploma allo scientifico come la mamma, la quale è architetto, e dalla quale ha ereditato la passione per il disegno tecnico, mentre il padre è commercialista.

pessina università

https://www.cronachedispogliatoio.it/lettera-matteo-pessina-cronache/

Non ha tatuaggi e alla playstation preferisce una partita a ping-pong.

Un ragazzo di altri tempi. Non molto attivo sui social ai quali preferisce un buon libro.

Gli piace il latino. Con la nonna che lo insegnava a scuola trascorrevano molto tempo a ripassarlo e, tra una versione e l’altra è rimasto impressionato da una celebre locuzione che ha fatto sua.

“Gutta cavat lapidem”, letteralmente “la goccia perfora la pietra” un insegnamento a essere tenace e  non mollare mai.

La precisione per lui è tutto, sia dentro che fuori dal campo, infatti è un maniaco dell’ordine, la sua camera è sempre ordinata e i vestiti ben sistemati.

Coltiva la passione per la fotografia e quando può viaggia.

Un ragazzo con dei valori e un’educazione alla cultura che lo portano a essere estremamente curioso e attivo.

Sentimentalmente è legato dal 2015 ad Alessandra Navarra, ovviamente una ragazza poco social, riservata e  fresca di laurea.

Pessina è un calciatore sui generis che ha conquistato il suo posto nel calcio mattone dopo mattone. E, come ha dichiarato nell’immediata gara degli ottavi contro l’Austria:

“La mia è una bella favola,
fa capire che si può arrivare ovunque con il duro lavoro.”

 

Federica Batazzi