Mario Mandzukic è stato l’unico dei giocatori della partita contro l’Atletico Madrid ad aver ricevuto una valutazione insufficiente per la sua prestazione.
In effetti il croato non ha brillato, anzi: è parso stanco e poco lucido, tant’ e’ che ha commesso alcuni errori in fase realizzativa. Massimiliano Allegri ha deciso di sostituirlo – anche se solo all’80’ – a favore di Moise Kean.
Quest’ anno Mario sta facendo molta fatica in campo, ben lontano da quel “Marione” che siamo abituati a vedere: è come se l’atleta stesse attraversando una fase discendente. A onor del vero Mandzukic ha avuto una carriera intensa, ha giocato in alcuni club di prima grandezza come Bayern e Atletico Madrid prima di arrivare alla Juventus, dove ha continuato a esprimersi ai massimi livelli non risparmiandosi mai.
Ma dal ritorno da uno splendido mondiale il dispendio di energie sta costando caro.
Purtroppo l’età non aiuta: tuttavia Mandzukic – che vuole restare in bianconero – è il giocatore preferito di Allegri, versatile e di immensa adattabilità. E’ il giocatore che probabilmente qualsiasi allenatore vorrebbe avere a disposizione: irruente, preciso e di forte impatto fisico, finisce col trovarsi a suo agio in tutti i ruoli e le posizioni.
I tifosi lo adorano e la Juventus non vuole assolutamente rinunciare all’asso croato: a tal proposito verrà sancito un rinnovo, anche se il giocatore – non riuscendo a reggere al meglio entrambi i tempi delle partite – dovrebbe accettare di trasformarsi in una ‘riserva di lusso’ quale soluzione migliore per tutti.
Purtroppo il calcio è un mestiere usurante: la velocità non è solo una caratteristica necessaria per le gambe, riguarda anche il cervello, la capacità di reazione, per non parlare dei recuperi. Ogni calciatore sogna di giocare fino a 40 anni e per alcuni il traguardo e’ possibile: disciplina, dieta e preparazione atletica sono preziosi alleati il calciatore non piu’ giovanissimo, e grazie a un mercato sempre più ampio ci sono alcuni paesi in cui un giocatore maturo può finire la carriera in tranquillità.
Ci auguriamo che Mario ritorni agli antichi splendori e ci delizi dei suoi gol di testa ancora per un po’ di anni, ma che ogni decisione sul suo futuro venga presa pensando a ciò che è più giusto per la Juve.
Cinzia Fresia