Maria Elena Boschi e la parità tra calciatori e calciatrici

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Ha appreso la notizia e non ha resistito Maria Elena Boschi. In qualità di sottosegretaria e di donna impegnata nella lotta per la parità tra i generi, si è precipitata su Twitter e ha pensato bene di proporre un tavolo di lavoro per la parità salariale tra calciatori e calciatrici, come appena accaduto in Norvegia.

Non si era proprio accorta la povera Maria Elena di vivere in Italia. C’è voluto l’intervento di Carolina Morace, ex capitano e c.t. della Nazionale femminile: “La Norvegia è avanti anni luce, rispetta pienamente la parità dei generi, da noi la cosa resta assolutamente impensabile”, ha spiegato con semplicità alla Boschi.

Puntualissimo arriva il popolo del web a scatenare la sua voce. Incredula, pungente e addirittura offensiva. Qualcuno pensa allo scherzo: “No dai, seriamente: ti hanno hackerato l’account, vero?”, “Spero sia un fake altrimenti domani faccio le valigie e parto per la Nuova Zelanda”. Qualcun altro resta in tema: “Il pallone ce l’avete al posto del cervello”.

C’è poi chi ha suggerito per la vitale occasione un altro sciopero della fame:E chi invece ha pensato bene di rispolverare frasi storiche: “Le preoccupazioni della sinistra snob, la Boschi deve equiparare gli stipendi di calciatori e calciatrici”
E pensare che negli untimi tempi ha presenziato a numerosi incontri sulla parità di genere: forse non abbastanza, per accorgersi che tra Italia e gran parte dell’Europa c’è una vera e propria voragine.

Daniela Russo

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