“Dotata animi mulier virum regit”
“Una donna provvista di coraggio/di spirito sostiene/consiglia il marito”
Il proverbio latino sembra calzare a pennello per la figura di Marella Agnelli, moglie perfetta per un uomo del calibro di Gianni Agnelli.
Nata principessa Marella Caracciolo di Castagneto, è stata al fianco di uno degli uomini più potenti di Italia con eleganza e riservatezza.
Susanna, sorella di Gianni e amica di Mariella spinse per la loro unione.
Otto anni di relazione in cui non mancarono le consuete scappatelle di Gianni – lo stesso Agnelli, nelle interviste, ammetteva di essere stato un marito devoto ma non fedele – poi il matrimonio nel 1953, nella cappella del castello di Osthofen, fuori Strasburgo.
Un matrimonio durato 50 anni che ha dato alla luce due figli, Edoardo e Margherita.
I weekend con i Kennedy, vacanze di lusso, feste organizzate dall’amico Truman Capote a New York, una vita mondana in cui Marella ha sempre rivestito il ruolo di compagna, diventando simbolo della classe e della raffinatezza italiana.
Non ha mai rivendicato potere né ruoli pubblici.
A lei bastava stare a Villar Perosa immersa nei suoi giardini, soprattutto dopo il grande dolore da madre, il suicidio di suo figlio Edoardo.
L’arte, la sua passione, la consolava e le dava sollievo.
Matisse, Modigliani, Picasso, Severini, Renoir, Canova, Manet: straordinari sono i dipinti confluiti nella Pinacoteca «Gianni e Marella Agnelli», visitabile al Lingotto di Torino.
Dopo la morte del marito arriva la rottura con la figlia Margherita emersa per la questione dell’eredità per essrere ancora una volta fedele al marito: per la Fiat si doveva individuare un capofamiglia e non era da spartire tra gli eredi.
Quando ormai seriamente malata, si ritira a Marrakech in uno dei suoi più amati giardini.
“La sua immagine – afferma Dacia Maraini in un’intervista rilasciata a HuffPost – era quella di una donna naturalmente aristocratica, sobria, gentile, molto sulle sue, ma mai snob. Era molto positiva nonostante tutto… Credo che abbia sofferto di tante cose, dalla morte dell’amato figlio Edoardo alle liti in famiglia dopo la morte del marito Gianni, ma soprattutto a seguito delle note “distrazioni” di quest’ultimo. Nonostante questo – aggiunge la scrittrice – l’ho sempre vista come una regina che tiene all’armonia dell’insieme mettendo da parte ogni vendetta. Per farlo, ci vuole una gran forza di volontà, una gran capacità e costanza, ma lei ci è riuscita”.
Il giorno in cui Gianni Agnelli morì lei rimase lì, mano nella mano di quell’uomo che aveva amato, e tante volte perdonato ma che era sempre tornato da lei che lo ha sempre lasciato libero; lei che ha saputo stargli a fianco pur restando qualche passo indietro.
Il 4 maggio Marella avrebbe compiuto 92 anni.
I funerali si svolgeranno in forma privata a Villar Perosa.