Marcello Lippi, una vita in panchina tra scudetti bianconeri e Coppa del Mondo

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09 July 2006 : Lippi of Italy during the Germany’s 2006 World Cup, Final soccer match between Italy and France and Italy at the Olympiastadium, Berlin. © Salvatore Giglio / Grazianeri Ag

E’ stato un antesignano, in un certo senso, della figura dell’allenatore di calcio come qualcuno che non solo è a proprio agio sulla panchina a gestire una squadra ma integra le competenze tecniche con bei modi e buona cultura. 

Marcello Lippi è stato ed è un allenatore manager di tutto rispetto che ha tra i suoi successi più grandi la vittoria della Coppa del Mondo Fifa del 2006 durante la sua avventura come commissario tecnico degli Azzurri.

Un passato da calciatore, Lippi è stato un libero nella Sampdoria, la sua carriera da allenatore è iniziata proprio con le giovanili del club blucerchiato, proseguita con l’Atalanta e il Napoli anche se l’anno della svolta è il 1994 quando Lippi arriva sulla panchina della Juventus.

E parte con il botto: uno scudetto vinto (che mancava da nove anni nella bacheca bianconera) e cinque stagioni successive di successo, con altri due Scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppa italiana e la Uefa Champions League della stagione 1995 – 96 oltre ad una Coppa Intercontinentale e a una Supercoppa Uefa.

Merito ovviamente dei blasonati fuoriclasse che Lippi si è trovato a guidare, una rosa composta da calciatori come Gianluca Vialli, Alex Del Piero, Roberto Baggio, Fabrizio Ravanelli ma merito soprattutto della sua innovazione in fase offensiva e tattica.

E dire che al suo arrivo alla Vecchia Signora pochi credono nella possibilità di una stagione ad alti livelli, persono i vertici della società hanno dubbi: “Quando sono arrivato per la prima volta alla Juve – racconta Lippi – l’Avvocato Agnelli mi ha chiamato per darmi il benvenuto, poi non l’ho più sentito per sei mesi. Disse che la Ferrari aveva più possibilità di vincere il Mondiale che la Juve di vincere il campionato: quando vincemmo lo scudetto mi chiese scusa per quella frase”.

L’idillio tra Lippi e la Juventus, che tornerà ad infiammarsi qualche anno dopo, si chiude nel febbraio del 1999, durante un campionato sotto tono; sarà sostituito da Carlo Ancelotti. 

Passato all’Inter, squadra che a quei tempi stava vivendo una crisi profonda tra attriti nel team dirigenziale e tra giocatori e società, non riesce a risollevarne le sorti, tanto da venire esonerato dopo una sola stagione.

Nell’estate del 2001 Lippi sarà richiamato dalla Juventus e vincerà lo scudetto 2001/2002 (guarda caso strappandolo all’Inter nell’ultima giornata di campionato) e lo scudetto della stagione successiva che segna anche il definitivo addio di Lippi ai colori bianconeri.

In totale sulla panchina della Juventus Lippi ha totalizzato in otto stagioni 13 trofei nazionali ed internazionali in quello che è stato uno dei cicli più vincenti della storia del club.

E’ il 2004 quando, dopo  la cocente delusione della nostra Nazionale agli Europei di Portogallo, Lippi subentra a Giovanni Trapattoni; saranno due anni di lavoro intenso per il ct, premiati con la vittoria ai Mondiali di Germania 2006 che vedono il trionfo dell’Italia per la quarta volta nella sua storia.

Al termine della festa celebrativa, Lippi annuncia le sue dimissioni anche se tornerà a sedere sulla panchina azzurra nel 2008 per guidarla verso i Mondiali del 2010 con esiti purtroppo non positivi: la squadra infatti non supera il girone che porta alle fasi finali.

A partire dal 2012 Lippi si sposta in Cina alla guida della squadra della città di Canton Guangzhou Evergrande dove rimane sino al 2015.

L’anno successivo viene nominato commissario tecnico della Nazionale cinese.

Nei mesi scorsi si era fatto anche il suo nome per sostituire Di Francesco sulla panchina della Roma.

Silvia Sanmory