Maradona attacca Veron durante la Partita Della Pace

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Davvero disdicevole l’episodio intecorso tra Diego Armando Maradona e Juan Sebastian Veron durante la Partita della Pace promossa da Papa Francesco in favore ai terremotati del centro Italia. Non è proprio di buon esempio un attrito tra calciatori proprio durante una partita giocata per scopi umanitari. Maradona era nella squadra blu, mentre Veron militava in quella bianca. Tra i due calciatori argentini non corre buon sangue, già a luglio  c’erano stati degli screzi e Diego aveva attaccato Juan. Durante la Partita della Pace si sono ignorati per tutto il primo tempo ma poi è scoppiata la scintilla. C’è chi giura di aver sentito El Pibe De Oro “hijo de puta” verso il collega, ci sarebbero anche dei video che lo confermano.

Maradona è poi andato da Veron e ha messo un dito sotto la faccia dell’ex laziale. “Voglio solo parlare“, gli avrebbe detto. Ma Veron lo ha allontanato senza replicare, mentre Cafu portava via un nervoso Maradona. A detta dei giornalisti argentini, Maradona non avrebbe gradito la presenza del collega nella partita, imposta dagli organizzatori.

Il risentimento fra i due calciatori risale al Mondiale del 2010, Maradona all’epoca era ct dell’Argentina e non fece giocare Veron nelle partite della fase a eliminazione diretta. Sembrerebbe che i due fossero addirittura amici prima di quella vicenda, persino il padre di Juan Sebastian si lamentò e chiese a Maradona i motivi per cui lo avesse tenuto in panchina.

“Maradona è molto contraddittorio. Prima mi ha detto che sarei stato lo Xavi della squadra, poi, invece, non mi ha fatto giocare. Comunque, non abbiamo mai avuto nessuna discussione”, ha dichiarato Veron.

A luglio di quest’anno, Maradona disse: Veron mi ha tradito. Ad ogni modo, non mi interessa più nulla, non mi interessa né lui, né suo padre. Vado avanti con la mia vita”. E Veron ha replicato così: Maradona è poco serio, non do rilevanza alle sue parole. Negli ultimi tempi, ha sempre detto che Messi non aveva personalità, poi ha cercato di convincerlo a restare in nazionale con un bacio e un abbraccio. Ma Maradona è Maradona, e può dire e fare quello che vuole. Mi piacerebbe parlare faccia a faccia con lui. Io non ho problemi con Maradona, ma è evidente che lui li ha con me. È facile dire certe cose davanti a una telecamera, ma è diverso parlare faccia a faccia. Quando ci guardiamo negli occhi, capisco che cosa mi vuole dire veramente oppure no”.

E fu così che la Partita della Pace ha dato un esempio completamente opposto alle intenzioni. Poteva essere l’occasione per sotterrare l’ascia di guerra e insegnare qualcosa, sarebbe stato davvero un bel gesto nel posto e nel momento più appropriato. Ma forse nel vocabolario di alcune persone la parola “pace” non esiste.

Mirella Fanunza