Un talento italiano sorprendente, ragazzo umile e rispettoso, estremamente timido: questa è la perfetta sintesi di Manolo Gabbiadini. Figlio e fratello d’arte, Manolo cresce col mito di sua sorella Melania, un vero modello da seguire nel mondo del calcio. E’ il Jolly della formazione partenopea: entra in campo quando i titolarissimi, vittime di difese impenetrabili, non riescono a sbloccare il risultato, ricercando in Manolo la singolare vena realizzativa che da sempre lo contraddistingue.
E’ esattamente nelle situazioni difficili che gli Azzurri si affidano al talento bergamasco: oggi, più che mai, i partenopei hanno bisogno del suo sinistro incantato, magico, fatato, capace di delineare traiettorie straordinarie ed imprendibili per superare così l’assenza del Pipita Higuain.
Intensi messaggi di affetto hanno invaso gli account Facebook e Instagram dell’ex giocatore blucerchiato, a dimostrazione della stima e della fiducia che i supporter azzurri ripongono in lui.
Soffocato dal potenziale inespresso,dall’incapacità di manifestare personalmente e verbalmente lo stato di insoddisfazione nel quale risiede, Manolo è vittima di se stesso: ribellandosi a una gestione imperfetta della rosa, avrebbe potuto sin qui indurre l’allenatore toscano a una maggiore fiducia nei suoi mezzi, eliminando anche ogni alone di scetticismo tattico, soprattutto in luogo di ala destra, che lo ha sempre visto come giocatore carente in fase di interdizione.
Una sofferenza svelata inaspettatamente dopo le amichevoli estive dal suo agente Silvio Pagliari il quale preannuncia anzitempo la vera annata calcistica di Manolo: “Sono rimasto basito nel vederlo in panchina, forse sono di parte, non so se per voi è tutto normale, per me non è per nulla normale. Sono amichevoli, questo è vero, ma ho già detto alla società che il calciatore è alla vigilia di una stagione importante”. Profetico.
I 745 minuti collezionati nell’annata calcistica attuale non bastano infatti al futuro coach del Chelsea per accoglierlo nel gruppo di giocatori selezionato per disputare il prossimo Europeo.
Quando tutto sembra perduto, accade qualcosa che gli va in contro e lo aiuta: è l’istintività di Higuain, con conseguente squalifica, a fargli credere che non tutto sia finito. Una nuova opportunità è dietro l’angolo pronta a essere sfruttata per rendere meno amara questa stagione calcistica.
Valeria Iuliano