La Juve per un po’ dovrà fare a meno di Mario Mandzukic: questo l’esito degli esami strumentali, che hanno evidenziato una lesione del gemello mediale sinistro che terrà il croato lontano dai campi per circa un mese.
L’attaccante si era già fermato per un problema al polpaccio a cavallo tra 2015 e 2016, ma questo infortunio gli farà saltare con tutta probabilità delle gare fondamentali per la stagione bianconera. Il calendario da qui alle prossime quattro settimane prevede le sfide con Chievo, Genoa, Frosinone, Napoli e Bologna ma in forte dubbio c’è anche l’andata degli ottavi di Champions League. Contro il Bayern Monaco, sua ex squadra, l’attaccante difficilmente sarà in campo il 23 febbraio allo Stadium.
Una brutta notizia arriva quindi in casa bianconera all’indomani della semifinale d’andata di Coppa Italia vinta contro l’Inter ma non manca il lato positivo: il ritorno al gol di Alvaro Morata. L’attaccante spagnolo a questo punto diventa indispensabile per Allegri.
I Bianconeri lo attendevano da molto. Un’assenza da gol che durava dal 4 ottobre. 115 giorni di buio dovuti a problemi personali (su tutti la fine della sua storia con Maria). “Ho avuto problemi personali, che ho portato dentro al campo invece di lasciarli fuori – ha ammesso dopo la doppietta contro l’Inter-. É stato un periodo difficile per me, dentro e fuori dal campo. Mi è stata utile la fiducia dei compagni e dello staff”.
Una crisi evidente per chi conosce le potenzialità del giovane talento spagnolo ma che grazie al gruppo, uno degli elementi di forza della Juve, è stata superata. Alvaro è tornato e i bianconeri puntano su di lui come arma in più.
Caterina Autiero