Mandzukic, l’uomo dei miracoli scappato dalle bombe

La sua rete decisiva contro l'Inghilterra ha consacrato Mario Mandzukic come eroe della Croazia, la terra dalla quale era scappato per salvarsi dalla guerra

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1978

L’uomo dei miracoli.
Super Mario.
Eroe croato.
Così la stampa internazionale ha definito Mario Mandzukic commentando la sua rete decisiva nei tempi supplementari contro l’Inghilterra che ha consentito alla Croazia di arrivare, per la prima volta nella storia dei Mondiali, alla finale contro la Francia.

Mourinho lo vorrebbe portare allo United ma Mister Allegri lo considera uno dei bianconeri intoccabili della squadra che in questi giorni è in fibrillazione per l’arrivo di Ronaldo, inconsapevoli sino a mercoledì che l’uomo della storia era già tra le loro fila.

Non ha l’aria di una star, con quello sguardo un pò burbero, ma è da sempre amato dai tifosi dei club nei quali ha militato e dai compagni di sqaudra per essere un combattente nato che mette in crisi le difese avversarie anche con una dose massiccia di pressing.

I Mondiali di Russia 2018 sono ricchi di emozioni certamente ma anche di calciatori con storie particolari alle spalle; anche Mario, arrivato alla Juventus come uno dei migliori bomber d’Europa e ‘riciclato’ come esterno, rientra in questa categoria.

Nato a Slavonski Brod nel 1986, la sua storia comincia dall’ex Jugoslavia: a causa della guerra nei Balcani, sarà costretto a scappare con tutta la sua famiglia in Germania e a trasferirsi a Ditzingen, vicino a Stoccarda; nel 1996, con il conflitto terminato, tornato a Zagabria  sarà l’incontro con il tecnico Blazevic (ed ex c.t. della Croazia ai Mondiali 1998) a portarlo prima all’NK Zagabria e poi al top club Dinamo Zagabria nel quale, a soli 21 anni, viene eletto top scorer stagionale con ben 20 gol al suo attivo. 

Nella Dinamo giocherà 128 partite mettendo a segno 63 reti, vincendo tre titoli nazionali, due coppe di Croazia, quattro Supercoppe nazionali e un meritatissimo titolo di capocannoniere.

Mario fa sfaville tanto da venire soprannominato Street Fighter anche nel Bayer Monaco, decisivo con la sua tecnica micidiale nel gioco aereo e sotto la porta avversaria, tanto da vincere una Champions League.

La storia di Marione è fatta di gol decisivi: ad esempio quello contro il Real Madrid, con indosso la maglia dell’Atletico Madrid, grazie al quale i “Conchoneros” si aggiudicano la Supercoppa di Spagna.

Alla Juventus Mandzukic arriva nel giugno del 2015; debutta l’8 agosto e guarda caso proprio segnando un gol decisivo, quello contro la Lazio, contribuendo alla vittoria della Supercoppa italiana.
Come dimenticare poi la sua rete in rovesciata nella finale di Champions contro il Real Madrid, premiata dalla Uefa come Miglior gol della stagione.

Anche nell’ultima stagione è stato protagonista, seppur probabilmente un po’ sottotono dal continuare a fare l’ala lontano dalla porta e con la mente già indirizzata ai Mondiali…
Con la grinta necessaria per vincerli. Da vero combattente.

 

Silvia Sanmory