Tre dita alzate dall’allenatore nei confronti dei tifosi bianconeri in trasferta ieri sera, per il match tra il Manchester United e la Juve: questa la risposta di Mou a qualche parola non amichevole rivolta nei suoi confronti dagli stessi sostenitori.
In tema di provocazioni e controbattute lo Special One non è secondo a nessuno e anche ieri sera non è riuscito a trattenere più che le parole, i gesti. Così ha ben pensato che un tre sventolato, con riferimento al Triplete conquistato da lui con l’Inter nel 2010, potesse valere più di tante dichiarazioni verso una tifoserie non proprio amica.
Un deja-vu di una scena già vissuta a San Siro, nei confronti dei cugini rossoneri quando, da mister dei blancos, non ci ha pensato due volte prima di ricordare anche a loro il triplice successo raggiunto in nerazzurro.
Se, però, ieri sera i fatti avessero lasciato spazio ad interpretazioni ambgiue, Josè ha ben creduto di rispondere con tono pungente alla fatidica domanda, tormentone di stagione, se per il club torinese fosse il tempo di vincere il triplete:“Sfortunatamente per i ragazzi dell’altra parte è il nostro Triplete, non il loro”.
Per la serie Mourinho perde il pelo, ma non il vizio aspetteremo la prossima puntata, o meglio partita.
Chiara Vernini