Man of the day: è De Rossi il gladiatore di questa 31esima giornata

Man of the match: è De Rossi il gladiatore di questa 31esima giornata. Il capitano giallorosso non segnava da marzo dello scorso anno, riitrova il gol e riconsegna le speranze alla Roma

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Non segnava da marzo dello scorso anno, ritrova il gol e riconsegna le speranze alla Roma. Sul rettangolo verde è Daniele De Rossi il gladiatore di questa 31esima giornata

Sabato 06 aprile 2019. Anticipo di Serie A, Sampdoria-Roma.
La Sampdoria sembra averne qualcosa in più dei giallorossi che soffrono la pressione e il gioco blucerchiato ma i capitolini pur soffrendo resistono e provano a sbloccare.

Ci prova Cristante, ci prova Schick ma oltre ad Audero, si oppone anche l’imperfezione nelle conclusioni e nelle manovre offensive. La Roma soffre, ma al 75esimo il più tenace dei gladiatori si ritrova ad un passo dal fare la differenza e imbuca una palla che Schick spedisce vicino ma non in porta. Quel gladiatore è lo stesso che non molla mai, uno dei pochi rimasti dell’antica Roma, gladiatore e senatore insieme: Daniele De Rossi.

Roma: flebile vittoria contro la Samp e il quarto posto sempre più vicino

De Rossi il capitano. D’altronde chi meglio di lui avrebbe potuto ereditare quella fascia dopo essere stata al braccio Francesco Totti? Lui che non ha calcato nessun altro campo al di fuori dell’Olimpico, se non per le trasferte, lui che ad un passo dal City, chiamò Mancini e lo liquidò con un ‘Non je a faccio’. 

Una stagione tormentata come quella della sua Roma. L’infortunio al ginocchio e i tanti mesi lontani dal campo, una Champions praticamente sfuggita di mano nel più beffardo dei modi, cadute infinite, capovolgimenti…eppure Daniele De Rossi sta ancora lì, ad agire e ruggire.

Man of the day: è De Rossi il gladiatore di questa 31esima giornata
@OfficialASRoma

Kolarov dalla bandierina, Schick verso la porta e poi lui, a meno di mezza spanna dalla porta e Audiero lontano. Quasi non sa come prenderla, e un po’ di coscia, un po’ di inguine la spinge in rete quasi incredulo. 

Il gol foto-ricordo di un tempo in cui a Roma c’era ancora la Roma

L’ultimo gol in Campionato risale al 9 marzo dello scorso anno quando in una partita contro i granata segnò il secondo di tre gol. Gol di De Rossi su assist di Nainggolan. Quando De Rossi era affiancato da Strootman da un lato e Nainggolan dall’altro. Quando tra i pali c’era Alisson e quando la Roma conquistava una semifinale di Champions anche grazie a lui. Qualche settimana dopo andava in gol anche contro il Barcellona regalando alla Capitale il sogno più incredibile degli ultimi tempi. Gol e vittoria contro il Barca e una semifinale di Champions come nelle favole.

Una favola rimasta lì, sospesa nei ricordi più belli dell’avventura più bella. Infrantasi contro il Liverpool ma bellissima comunque. Impossibile replicarla, specie perché la favola è stata smontata nel suo plot. E allora una stagione di alti e bassi, più bassi che alti. Una storia da antagonisti più che protagonisti dove a trionfare sono quasi sempre, se non i cattivi, comunque gli altri.

Questa Roma però, ha ancora un combattente, un eroe e un gladiatore che lotta per la sua città. Dopo quasi un anno il numero 4 era riuscito a trovare il gol contro il Porto, centrando l’unica gioia per i giallorossi in quella brutta nottata di beffe. Dal dischetto batte Casillas e segna l’unico gol della Roma rea di essersi sentita padrona di una qualificazione con il solo risultato d’andata. Se il primo gol stagionale non è bastato a salvare la patria, De Rossi non replica contro i blucerchiati: segna e consegna la vittoria alla squadra.

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Un gol però che vale un rispolvero di ricordi e malinconie. Gioia e dolore insieme. Un mix svelato dai malinconici ricordi che De Rossi in gol rievoca con quel grido rabbioso  che fuoriesce all’esultanza. Con le fauci spalancate di chi trabocca di sentimenti, un po’ espressione di ogni giallorosso aspettava il segnale del suo Massimo Meridio per scatenare l’inferno.

 

Egle Patanè