Maledizione Champion’s per la Juve: è la sesta finale persa

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L’importante è esserci, l’importante è giocarsela fino alla fine, ma la finale di Champion’s League sembra proprio essere una partita stregata per la Juventus. Su 8 finali disputate, solo 2 volte i bianconeri sono riusciti a portare a casa la “coppa dalle grandi orecchie”, mentre in 6 occasioni si sono dovuti arrendere aggiudicandosi, così, un record negativo. La Juve è infatti la squadra con il numero più alto di finali perse, 6 appunto, seguita da Bayern Monaco e Benfica con 5 sconfitte e dal Milan, fermo a quota 4.

La prima sconfitta per la Vecchia Signora arriva nella stagione 1972/73, quando, per la prima volta in finale di Coppa dei Campioni, viene battuta per 1-0 dall’Ajax nella finale disputata allo Stadio Stella Rossa di Belgrado.

Altra sconfitta nella stagione 1982/83, questa volta ad opera dell’Amburgo che, nella gara giocata allo Stadio Olimpico di Atene, vince l’unica Coppa dei Campioni della sua storia. Anche questa volta finisce 1-0.

A infrangere il sogno della squadra di Lippi di vincere la coppa per il secondo anno consecutivo (nel 1995/96, infatti, arriva il primo successo per 3-1 ai danni dell’Ajax nella finale di Roma), ci pensa invece il Borussia Dortmund, nella stagione 1996/97. A Monaco finisce 3-1 per i tedeschi e a nulla serve il meraviglioso gol di tacco di Alessandro Del Piero che, momentaneamente, riapre la partita.

1997/98, terza finale consecutiva per la Juventus sempre allenata da Marcello Lippi che vede svanire il sogno di una vittoria ancora una volta. Ad aggiudicarsi la Champions League è questa volta il Real Madrid che all’Amsterdam Arena vince con il risultato di 1-0.

Il 2002/2003 è invece l’anno del derby italiano perché nella finale del 28 maggio all’Old Trafford di Manchester, a giocarsi il titolo di campione d’Europa sono la Juventus di Lippi e il Milan di Ancelotti. Partita lunghissima, con poche emozioni, che viene risolta ai calci di rigore. Decide il match il rigore di Shevchenko, dopo gli errori di Trezeguet, Zalayeta e Montero.

E arriviamo così alla sconfitta di sabato scorso contro il Barcellona dei campionissimi Messi-Neymar-Suarez. Ma questa Juve è forte, è determinata, è vincente ed è solo questione di tempo. Chissà se già il prossimo anno, nella finalissima in programma a Milano, ci sarà la possibilità per spezzare la maledizione. Perché comunque, l’importante è esserci sempre e giocarsela fino alla fine.

Chiara Ciripicchio