Joakim Maehle è arrivato in sordina a Bergamo, nel gennaio 2021, proveniente dal Genk, esordisce in Serie A due giorni dopo il passaggio all‘Atalanta.
Joakim per ambientarsi nella nuova realtà italiana ci ha messo un po’ , ma l’impatto è stato subito positivo: 25 le presenze nelle varie competizioni in solo mezza stagione (20 in campionato, 3 in coppa Italia e le due contro il Real in Champions League).
La sua progressiva crescita gli ha permesso di essere convocato a Euro 2020 nelle fila della Nazionale danese, in cui è andato a segno nel successo per 4-1 contro la Russia che ha consentito ai danesi di andare agli ottavi.
Ed è proprio agli ottavi che va nuovamente in gol nel successo per 4-0 contro il Galles.
Inoltre, Maehle è secondo nella classifica dei giocatori con più dribbling a Euro 2020, dietro alla stella della nazionale francese Kylian Mbappé.
Classe ’97, inizia nelle giovanili del Aalborg e, per un problema all’anca diagnosticatogli nel 2015, ha avuto difficoltà a passare subito in prima squadra tanto che aveva deciso di andare negli Stati Uniti per conseguire una borsa di studio.
Vinti successivamente i dubbi, passa professionista e nel 2017 si trasferisce in Belgio, al Genk fino al 2020, per poi arrivare alla corte del Gasp.
Può giocare sia a destra che a sinistra, capace nel fornire assist ai compagni, duttile e abile nella progressione, fa della velocità e della resistenza le sue migliori caratteristiche.
All’Atalanta ha imparato il mestiere di esterno a tutta fascia e, anche per via degli infortuni occorsi ai compagni di reparto, si è fatto trovare subito pronto collezionando in campo buone prestazioni.
Maehle viene da Ostervra un piccolo paesino danese di circa 1300 persone di cui la gloria locale è Kjed Pedersen, proprio il nonno di Joakim, che fu il portiere della squadra locale di cui poi è diventato il presidente.
Lui è stato il punto di riferimento e l’ispirazione per la carriera calcistica del ragazzo.
E’ scomparso 2 anni fa e proprio nella ricorrenza della sua morte, il 26 giugno, Joakim ha segnato il goal contro il Galles, il suo secondo gol dell’Europeo.
Uno dei suoi due fratelli, Daniel, racconta che grazie a Maehle la città di Ostervra è diventata famosa in tutta la Danimarca.
In città c’è solo un negozio di articoli sportivi con le maglie dell’Atalanta: ne ha vendute 100.
Durante la gara dell’Europeo in cui Eriksen si è sentito male, è stato proprio Maehle ad assistere in primis al malore del compagno di squadra in quanto era proprio lui che stava rimettendo in gioco il pallone.
Un momento davvero difficile, superato grazie all’aiuto degli psicologi messi subito a disposizione della squadra.
Figura importante è il fratello Daniel che ha dichiarato che la sera del problema cardiaco di Eriksen, gli è stato molto vicino da remoto.
Da quel momento, tutte le sere si sentono e parlano, non di calcio ma di cibo, oppure giocano in rete.
Daniel ricorda però che da bambini più che la playstation, che attirava le attenzioni di tutti gli altri ragazzi, Joakim correva e si allenava e, i risultati si sono visti col tempo.
La Danimarca è attesa da un imprevedibile quarto di finale contro la Repubblica Ceca e chissà se Joakim risulterà ancora un elemento decisivo per il passaggio del turno.
Ilaria Ianni’