“San Siro è bellissimo ed elegante anche quando è vuoto, ma quando è completamente vestito di nerazzurro come sarà domani è come se indossasse uno smoking”
“Mi ha fatto molto piacere la visita di Inter Forever, loro sono la prova di cosa sia l’appartenenza. Loro ci hanno dato un contributo importante dal punto di vista della qualità, di stare in campo perché ancora in molti potrebbero far vedere la loro assoluta bravura.
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“Questo campionato è stato come un lungo torneo: ora dobbiamo giocare la semifinale che ci metterà in condizione di giocare eventualmente la finale nel turno successivo”.
Spalletti parla anche della situazione infortuni e di quanto la squadra sia migliorata anche rispetto allo scorso anno.
L’Inter infatti a 69 punti, in lotta per il quarto posto ha raccolto 13 punti in più rispetto alla stagione passata. L’anno scorso infatti i nerazzurri traghettavano nell’incertezza e si avviavano alla 37′ giornata con Stefano Vecchi sulla panchina che, subentrato all’esonero di Stefano Pioli, aveva perso in casa 2-1 proprio contro i neroverdi.
“Un anno fa non eravamo a questo punto, il bilancio è tra i numeri dell’anno scorso e quelli di quest’anno. Sono contento di quello che sta facendo vedere la squadra ora dal punto di vista tecnico, da allenatore penso che sia nelle condizioni di piacere ad un pubblico che di calcio se ne intende come quello interista”.
“Il lavoro della squadra in generale e della società merita una sufficienza netta. Ora diventa abbastanza visibile dove c’è da andare a mettere le mani e probabilmente quest’anno saremo più chiari su tutto: domani sera ci saranno 70.000 tifosi e anche loro vanno tirati dentro i nostri propositi, far vedere loro quello che vogliamo fare”.
“Chi pensa a goleade non ha mai giocato al calcio, inoltre è una cosa irrispettosa. Bisogna voler giocare nella maniera giusta e secondo volerla vincere anche 1-0”.
“Skriniar dal primo giorno ha fatto vedere prima di tutto di voler giocare nell’Inter, in secondo luogo dal primo minuto che è entrato in spogliatoio ha dimostrato di voler arrivare al risultato partita dopo partita. È uno di quelli da uomini forti, destini forti”.
Fonte: inter.it
“Dobbiamo prima di tutto vincere”
Lo dice Spalletti, lo dicono i giocatori e soprattutto i tifosi che anche questa sera riempiranno il Meazza di nero e blu. Previsti più di 60.000 tifosi.
Brozovic continua la sua campagna #vogliamolachampions e carica tifosi e compagni
Sui social
“Ci sono persone nella vita che rappresentano un modello da seguire e da emulare, soprattutto quelle che hanno reso grande questa società” – scrive – sotto la foto di Materazzi e Cambiasso in allenamento e, oltre al solito countdown il croato esagera e addirittura vive l’attesa della partita con un’ansia enfatizzata ritenendola addirittura da “Finale dei mondiali”
Egle Patanè
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