Con Luciano Gallucci, redattore de ilfoggia.com, analizziamo la stagione dei Satanelli, il commissariamento della società e la partita di domenica contro il Parma
Ottimo momento di forma per la squadra di Stroppa che nelle ultime 8 gare ha vinto per ben 6 volte, sconfiggendo anche il Palermo di Tedino, e perse solo 2 volte.
Quest’oggi abbiamo fatto due chiacchiere con Luciano Gallucci, non solo tifosissimo della squadra rossonera ma anche medico e giornalista del ilfoggia.com.
Quali sono i tre aggettivi con cui descriveresti la stagione del Foggia?
Altalenante, resiliente e coinvolgente. La definisco altalenante perché è iniziata con molta difficoltà ma è stata modificata, per quanto possibile, nel mercato invernale. Con i nuovi innesti, infatti, l’andamento della squadra è migliorato, diventando la seconda squadra che realizza più punti in trasferta. Resiliente è un termine molto difficile. Diceva Thomas Man “Le avversità possono essere delle formidabili occasioni”, cioè la capacità di autoripararsi dopo un dolore o una sconfitta, ed è sicuramente una capacità di questa rosa. Coinvolgente perché la tifoseria sta rispondendo in maniera esemplare nonostante tutto e tutti dando delle prove di affetto e di vicinanza non solo alla squadra ma anche alla società.
Il mercato invernale, come detto, è stato un vero toccasana. Quali sono i tre migliori acquisti fatti?
È molto semplice rispondere a questa domanda. I tre migliori acquisti sono Kragl, Tonucci e Greco. Il grosso merito è di Luca Nember, attuale ds dei rossoneri. Una mezza delusione, invece, è Scaglia perché c’erano delle grosse aspettative su di lui.
fonte fotografica da FoggiaSport24
Cosa ne pensi di Stroppa?
È arrivato in un momento difficilissimo della squadra con la cacciata di De Zerbi -colui che era riuscito a riportare un’intera città allo stadio superando le 10mila presenze-. Il campionato di Lega Pro è iniziato con 4 giornate di ritardo a causa della chiusura dello stadio per quella famosa bottiglietta lanciata a Gattuso. Le qualità del mister quindi sono sicuramente la grande signorilità, grande qualità del gioco, coraggio e l’umiltà.
Come si vive in città questa vicenda societaria?
I cittadini di Foggia si sentono perseguitati dalle istituzioni perché ogni minima cosa che accade si finisce sui giornali. Per la prima volta nella storia del calcio italiano avviene un commissariamento per una società sportiva e la ritengo una cosa obsoleta perché non è un’azienda normale. Non è vista benissimo questa cosa in città e, in più, il commercialista a cui è stato affidata la società è barese. La rivalità tra le due piazze è fortissima così come quella tra Livorno e Pisa. La tifoseria è vicinissima alla squadra. Più le cose vanno male e più questo legame si rafforza.
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Che partita ti aspetti domenica?
Mi aspetto la solita partita che si basa sul possesso di palla, sulla tecnica individuale e sul bel gioco. Si difende molto bene e grazie all’arrivo di Tonucci ha acquisito grossa forza caratteriale. Sicuramente se il Parma giocherà a viso aperto non solo si vedrà una divertente e bella partita ma i crociati verranno messi in grossa difficoltà. Al contrario, se giocheranno molto chiusi e baseranno le loro azioni offensive sulle ripartenze potrebbero soffrire di più i satanelli.
Come arriva il Foggia a Parma?
Si sta preparando molto bene e, per fortuna, sono tutti schierabili, non ci sono infortuni e squalifiche. Rientra dalla squalifica Gerbo e anche Zambelli è recuperato. Mi aspetto un 3-5-2 con Guarna tra i pali, Camporesi, Tonucci e Loiacono in difesa, a centrocampo invece Zambelli, Agazzi, Greco, Agnelli E Kragl con Nicastro e Mazzeo davanti.
Aurora Levati
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