Emergono nuovi particolari nello scandalo che sta interessando il Catania Calcio. Nell’inchiesta condotta dalla procura di Catania, infatti, è spuntato anche il nome di Claudio Lotito, che tuttavia, come precisa la Gazzetta dello Sport, al momento non risulta tra gli indagati.
Il presidente della Lazio risulterebbe coinvolto nella partita tra il Catania e l’Avellino, disputata lo scorso 31 maggio e terminata con la vittoria per 1-0 della squadra siciliana. Dall’ordinanza della procura emergerebbe che Lotito sarebbe stato contattato telefonicamente, prima e dopo la partita, da Pulvirenti e Cosentino, per alterare il risultato del match. Sembra infatti che “Cosentino riconosceva a Lotito il merito di averne in qualche modo condizionato il risultato, ipotesi che la successiva attività di indagine non ha confermato“. Il risultato della partita tra Catania e Avellino, infatti, fece molto discutere a causa di un pessimo arbitraggio condotto da Baracani di Firenze, che portò la squadra siciliana a vincere grazie a un rigore dubbio messo a segno da Calaiò.
Le indagini della procura stanno allargando sempre più il campo di questo ennesimo scandalo che coinvolge il mondo del calcio; sarebbero diverse le partite comprate dal Catania per evitare la retrocessione e rimanere nel campionato di Serie B. Dopo l’arresto di diversi dirigenti della società, tra cui il presidente Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino e l’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri, spuntano altre persone che pare siano coinvolte nella vicenda. Lunedì, con l’inizio degli interrogatori di garanzia davanti al Gip delle sette persone attualmente agli arresti domiciliari, gli inquirenti sperano di riuscire a fare maggiore chiarezza sulla questione e definire anche la posizione di Claudio Lotito, che non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione dopo le indiscrezioni trapelate.
Chiara Ciripicchio