Lotito furioso: Lazio in ritiro a Formello. Pioli a colloquio con Tare

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Il pareggio interno con il Palermo ha mandato il presidente Lotito su tutte le furie: la Lazio da oggi e fino a giovedì è in ritiro punitivo a Formello.

candreva

Questa mattina, alle ore 10, la seduta di scarico è iniziata con in campo Berisha e Guerrieri insieme al preparatore atletico Grigioni. Poi la sorpresa: i giocatori sono arrivati senza Pioli. Il tecnico è stato a colloquio con Tare, furioso anche lui per la prestazione di ieri all’Olimpico, ed ha raggiunto la squadra più tardi. La società ha deciso che a partire da oggi e fino alla sfida di Europa League col Dnipro, la Lazio non si muoverà da Formello. Una scelta che era stata già fatta dopo la manita rimediata a Napoli e che aveva dato i suoi frutti con le vittorie infilate con Genoa, Verona e Frosinone prima della sosta di metà ottobre. Lotito spera in un nuovo ‘scossone’, spera di mandare un segnale importante ai giocatori anche questa volta.

La sensazione è che l’aria sia decisamente cambiata, che l’unità di gruppo che aveva fatto raggiungere – la scorsa stagione – risultati insperati sia andata via via scomparendo. Molto probabilmente l’inizio di stagione traumatico dei preliminari di Champions ha rotto gli equilibri. Tutti colpevoli: dal tecnico ai giocatori, fino alla società, che ha evidenti responsabilità nelle scelte dei giocatori per rinforzare la squadra dopo il terzo posto dello scorso campionato. Ci si sono messi anche gli infortuni di elementi chiave come De Vrji e Biglia che non hanno sostituti degni di questo nome. Il risultato è che la Lazio ha la terza peggior difesa della Serie A: fino a ieri aveva fatto peggio solo il Carpi, poi il Frosinone ne ha presi quattro a San Siro.

 

CANDREVA – Sulla graticola c’è sempre e soprattutto lui, Antonio Candreva. Stella della Nazionale, ‘panchinaro’ nel suo club. Quando Pioli lo ha mandato in campo, ieri, le telecamere hanno colto un messaggio rivolto a tutti i compagni: “Dateme sta palla”, pronunciato non certo con il sorriso. Si è preso tra le mani il pallone per calciare il rigore del’1-1, ma a fine gara ci è andato giù duro, soprattutto con il tecnico. “Non riusciamo a essere noi stessi – ha detto -. Come uscire da questo momento? E’ una cosa che va chiesta all’allenatore, che ci prepara durante la settimana”.

Elisa Ferro Luzzi