Il campionato di Serie A è sempre stato considerato internazionale proprio per la moltitudine di calciatori stranieri che hanno avuto la possibilità di disputarlo.
Dall’altra parte del Mediterraneo sono tanti i calciatori talentuosi che nel tempo hanno scelto di far fortuna in Italia, chi come trampolino di lancio, chi per restare e riempirsi la bacheca di trofei.
Vediamo alcuni calciatori della Penisola Balcanica che hanno lasciato il segno nel nostro campionato e che indubbiamente rimarranno indelebili nei ricordi degli amanti del calcio e dei propri tifosi.
Dejan Savicevic: trequartista, regista e mezzapunta dotato di grande agilità, imprevedibilità e fantasia a tal punto da soprannominarlo ‘Il Genio’ e ritenuto il miglior giocatore Montenegrino di sempre.
Attualmente è presidente della federazione calcistica del Montenegro. Ha regalato ai tifosi rossoneri grandi trofei vincendo tre scudetti, tre Supercoppe italiane, una Supercoppa UEFA e una UEFA Champions League.
Rimanendo nella rosa del Milan ma spostandoci in Croazia, non possiamo di certo dimenticarci di Zvonimir Boban, soprannominato ‘Zorro’. La sua storia d’amore con i colori rossoneri dura nove stagioni contornate da quattro scudetti, tre Supercoppe italiane, una Champions League e una Supercoppa Uefa.
Fino a pochi giorni fa è stato Chief Football Officer del Milan ma per divergenze con l’amministratore delegato, il suo contratto è stato rescisso.
E’ stato anche vicesegretario generale della FIFA per lo sviluppo del calcio e l’organizzazione delle competizioni avendo un ruolo fondamentale nell’introduzione della tecnologia in campo grazie al VAR.
Non possiamo assolutamente dimenticare l’approdo di Sinisa Mihajlovic nel campionato di Serie A. E’ ancora nel nostro calcio poiché attualmente è allenatore del Bologna. Ha militato in tre squadre italiane: Roma, Sampdoria, Lazio e Inter. Potente dalla lunga distanza, fá dei calci di punizione la sua arma letale dove addirittura è riuscito a calciare a una velocità di 160 km/h.
L’exploit avvenne a Genova dove migliorò ulteriormente le sue qualità balistiche e divenne uno dei migliori difensori al mondo.
Da calciatore in Italia ha vinto tre Supercoppe italiane, quattro Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, due scudetti, una Supercoppa Uefa.
Come allenatore viene soprannominato ‘Sergente’ per il suo forte temperamento; tuttavia proprio il suo temperamento lo sta aiutando a combattere una leucemia mieloide acuta diagnosticata la scorsa estate.
Ci spostiamo nella Capitale, dove è approdato sempre dalla Croazia il centometrista Alen Boksic.
Dotato di una grandissima velocità ma spesso soggetto a infortuni che in qualche modo hanno minato la sua vena realizzativa e la sua carriera.
In Italia Boksic ha giocato per due volte nella Lazio e nella Juventus vincendo in totale due campionati, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa Intercontinentale, due Supercoppe Uefa e una Coppa delle Coppe.
Quel Parma negli anni novanta è stato in grado di regalare grandissime emozioni come la conquista della Coppa Uefa grazie anche a Stanic.
Centrocampista completo con il fiuto del gol, capace di essere schierato anche come trequartista e addirittura punta.
Il calciatore fa così gola che il Chelsea ne rileva le prestazioni dopo quattro stagioni nei crociati ma è costretto a ritirarsi dal calcio a solo 32 anni per un gravissimo infortunio al ginocchio.
Lazio e Inter nel sangue anche per Dejan Stankovic, protagonista nel famoso triplete che conquistò l’Inter nel 2010 aggiudicandosi campionato, Coppa Italia e Champions League nella stessa stagione.
Figlio anche lui della storica Stella Rossa da dove provengono molti dei calciatori che hanno fatto qui la storia e di cui attualmente è allenatore.
Centrocampista centrale, dotato di un ottimo piede e di grandi conclusioni dalla distanza; in molti ricorderanno i gol contro Genoa e Shalke 04 direttamente da metà campo.
In Italia Stankovic ha vinto sei scudetti, cinque Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, sei Supercoppe italiane, una Supercoppa Uefa, una Champions League e una Coppa del mondo per club.
Mirko Vucinic, montenegrino, ottimo assist man e sapeva ricoprire tutti i ruoli dell’attacco, dalla seconda punta all’ala fino al ruolo di centravanti.
A 17 anni viene notato da Corvino che lo porta nel caldo Salento. Grazie alla guida di Zdenek Zeman, emerge definitivamente nel 2004. Un apio di anni dopo viene acquistato dalla Roma e ci rimane per cinque stagioni, da lì inizia la sua ascesa. Gioca anche nella Juventus per tre stagioni prima di trasferirsi in Arabia e finire lì la carriera.
In Italia vince tre campionati, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane.
E’ soprannominato Batman per la sua agilità nonostante il fisico imponente. Si distingue per la sua bravura nelle uscite, sia alte sia basse e alla spiccata dote nel parare i rigori.
Edin Dzeko, attaccante bosniaco, è arrivato cinque anni fa in Italia, sponda Roma. Osannato dai tifosi, è entrato subito nel cuore dei giallorossi ma soprattutto dei record. Attualmente è il settimo marcatore della storia della Roma. Fresco di compleanno, è sia il capitano della squadra capitolina sia della Nazionale bosniaca. E’ il miglior marcatore di sempre nella Bosnia con 57 reti. In Italia ha giocato solo nella Roma. È ambasciatore dell’UNICEF, ed è stato il primo bosniaco ad assumere tale carica.
E’ soprannominato Il Cigno di Sarajevo; ha un’ottima visione di gioco ed è un grande realizzatore oltre che impeccabile nel gioco aereo più la capacità di calciare con entrambi i piedi.
In Italia esordì a 18 anni con la Fiorentina che lo buttò subito nella mischia e che lo soprannominò Jo-Jo. E’ il miglior realizzatore nella storia del Montenegro con 24 reti.
Ha ottime capacità di saltare l’uomo, viene allenato da Mihajlovic a Firenze, possiede un tiro potente e preciso.
Resta per cinque stagioni con la Fiorentina prima di essere venduto in Inghilterra. Altra parentesi italiana con l’Inter qualche anno dopo prima poi di accasarsi al Siviglia e ora al Monaco.
Ultimo della lista, in ordine di età è sicuramente Miralem Pjanic, anch’egli bosniaco come Dzeko. Attuale regista della Juventus e della Nazionale bosniaca. In Italia ha giocato anche con la Roma cinque stagioni prima di approdare a Torino.
Ha ottime qualità di impostazione grazie alla sua visione di gioco. Anche per lui i calci piazzati sono il suo cavallo di battaglia.
Da quando è Italia ha vinto tre scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana.
Loro sono solo alcuni dei calciatori più rappresentativi della Penisola balcanica ad aver giocato e a giocare tutt’ora in Italia nel campionato di Serie A.
Tuttavia ci sono già nuovi talenti cristallini pronti a fare il salto di qualità in tempi brevi come ad esempio il ventenne attaccante serbo della Fiorentina Dusan Vlahovic.
Raffaella De Macina
Fonte immagine copertina: Pianetamilan.it