Lo Sport che vorrei: una chiacchierata con il comm. Tolu, responsabile G.S. Fiamme Azzurre

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La redazione di Gol di Tacco ASpillo è orgogliosa di presentare “LO SPORT CHE FA BENE” una rubrica a cui tenevamo tantissimo e che siamo riuscite a mettere a punto grazie alla collaborazione con il gruppo sportivo FIAMME AZZURRE. In occasione delle Olimpiadi di Rio e in particolar modo delle Paralimpiadi, vi presentiamo di volta in volta un atleta che ha trovato la sua rinascita nello Sport. Abbiamo aperto le danze con Giusy Versace e nei prossimi giorni ne seguiranno tanti altri. Perché lo Sport non è materia di bassa levatura, né tanto meno è un hobby o la passione di gente ignorante e poco acculturata, classico luogo comune. Lo sport non è solo veicolo di polemiche, violenze, sfoghi, repressioni. Lo sport – come ci ha dimostrato Giusy e come ci dimostreranno tutti gli altri atleti – può essere forza, riscatto, vera e propria resurrezione. Parliamo di uomini, donne, bambini, ragazzi non vedenti, con difficoltà motorie o che non hanno mai provato la gioia di una passeggiata, che hanno perso l’uso degli arti o che gli arti non ce l’hanno proprio. Campioni che sono riuscite a ritrovare nello Sport la voglia di lottare e di vivere pienamente nonostante le difficoltà.

Prima di continuare con le nostre interviste, ci siamo concesse una piacevole chiacchierata con il  comm. Marcello Tolu, segretario del consiglio del G.S. Fiamme Azzurre nonché responsabile delle Relazioni Esterne e dei rapporti con il CISM.

tolu kostner napoliSappiamo che le Fiamme Azzurre hanno il merito di aver inserito per primi gli  atleti disabili nei Gruppi Sportivi dei Corpi di Polizia a ordinamento civile e militare, ci racconta com’è nata l’idea?

Un’idea innovativa che si è rivelata subito vincente grazie al grande rapporto che ho da sempre con Luca Pancalli, presidente del CIP. Abbiamo immaginato di creare una cosa importante che potesse realmente fare accedere  nei gruppo sportivi italiani atleti disabili in modo tale da poter veicolare un forte messaggio e  assistere ai massimi livelli questi atleti paralimpici.  Abbiamo firmato una convenzione con il CONI garantendo delle borse di studio e il CIP ogni anno ci suggerisce gli atleti. Un esempio che poi hanno seguito tutti gli altri: Fiamme Gialle, Esercito, Fiamme Oro.   Siamo felicissimi di aver dato una mano importante alla crescita del movimento. Il nostro  già sostanzioso palmares spero sia solo l’inizio di un importante cammino!

Ci parla del protocollo d’intesa?

E’ stato firmato da noi e dal CIP e  si regolamentano rapporti con il CIP stesso e tutti gli aspetti economici e il supporto tecnico logistico  che in parte diamo noi e in parte dà il CIP. Quindi attrezzi, fisioterapisti, ex atleti che si mettono al servizio di quelli in attività. 

Qual è il messaggio che spera sia riuscito a veicolare?

Olimpiadi e Paralimpiadi sono due mondi paritari, non ci sono più differenze per quanto riguarda il valore delle gare. Meritano pari importanza e pari dignità.

Come vi state preparando per Rio?

Con attenzione, dedizione e tanta professionalità al servizio degli atleti. Siamo convinti che andremo avanti in tante discipline e porteremo a casa tante medaglie!

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Un  atleta su cui scommette?

Ne ho in mente un paio ma non parlo nemmeno sotto tortura! b Mi preme sottolineare che abbiamo  23 sezioni corrispondenti a ogni disciplina e che tanti atleti  si stanno giocando la qualificazione. L’Italia è una potenza  a livello mondiale  e ci posizioniamo sempre fra le prime 10 nazioni al mondo. 

La nostra è una testata che parla principalmente di calcio, un messaggio affinché il pubblico calciofilo si avvicini anche alle altre discipline sportive?

Direi che soprattutto  la stampa dovrebbe aiutare gli sport che sento definire di nicchia ad avere il giusto spazio nei media. Non esiste lo sport di nicchia o lo sport più praticato o meno praticato. Il calcio ha un aspetto economico dietro che lo rende il più seguito in assoluto; dovremmo lavorare tutti insieme per riequilibrare la comunicazione. Gli sport sono tutti belli e meravigliosi da seguire e il talento risiede in tutte le discipline. Il talento è talento e in quanto tale dobbiamo veicolarlo. 

Concludo facendovi i complimenti per la vostra ottima iniziativa.

Giusy Genovese