La Spezia è sicuramente la squadra rivelazione delle neopromosse in Serie A.
Approda nella massima serie dopo ben 114anni ma in pochi sanno che gli spezzini vantano nel loro palmares uno scudetto.
Ebbene sì, la squadra al tempo si chiamava Vigili del Fuoco LaSpezia e partecipò al campionato Divisione Nazionale 1944.
📆 #16Luglio
1944 – La squadra di Calcio dei Vigili del Fuoco della Spezia, all'Arena di Milano, batte per 2 a 1 il grande Torino, aggiudicandosi lo Scudetto di Guerra dell'Alta Italia.
📚 🎓 #AccaddeOggi— Pico De Paperis (@PicoPaperopoli) July 16, 2020
Il campionato di guerra 1943-44 si consumò in un paese spaccato in due ed anche il calcio risentì di questa situazione e per la prima volta non si disputò un torneo nazionale.
Si dovette ripiegare quindi su un torneo su base regionale per il Nord e Centro Italia in quanto il Sud era stato appena preso dalle forze alleate americane.
Il campionato Divisione Nazionale 1944 iniziò con molte difficoltà fra campi inagibili per bombardamenti, rastrellamenti dei nazifascisti che impedivano al pubblico di poter assistere alle partite, trasferte impossibili causa guerra.
In più c’era il problema della leva militare obbligatoria per gli atleti, che molte squadre risolsero associandosi a corpi militari o aziende belliche.
Così fece lo Spezia che si associò al 42° Corpo dei Vigili del Fuoco.
Cominciò un’incredibile avventura con la squadra ligure costretta a giocare nel girone tosco-emiliano, spostandosi su una camionetta piena di sale da barattare con i contadini per un po’ di cibo.
Gli aquilotti spezzini arrivarono alla fase finale interregionale anche per la rinuncia di diverse squadre, affrontando solo il Bologna e soltanto in una gara vinta 3-0 a tavolino.
Al ritorno i felsinei non si presentarono per protesta.
Nel girone finale, i Vigili del Fuoco La Spezia pareggiarono contro il Venezia e vinsero contro il Torino, stremato dalla trasferta triestina di due giorni prima: così si aggiudicarono lo scudetto.
Uno scudetto però riconosciuto a titolo onorifico solo nel 2002 in quanto nel 1944 fu subito rinnegato dai vertici calcistici della RSI e non riconosciuto dal Regno del Sud.
L’approdo in Serie A quindi è un piccolo riscatto per quegli atleti spezzini che in un periodo molto difficile e buio portarono a casa un risultato insperato, che diede coraggio e speranza ai tifosi.
Ilaria Iannì